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Dossier L'Inghilterra batte l'Irlanda e conquista la vetta da sola

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Dossier | N. 70 articoliRugby / Speciale 6 Nazioni

L'Inghilterra batte l'Irlanda e conquista la vetta da sola

Tre partite, tre vittorie: può anche darsi che la parte più difficile per l'Inghilterra venga ora, visto che deve affrontare ancora le due rivali più vicine: il Galles in casa e la Francia a Parigi. Ma intanto meglio di così, per adesso, gli uomini di Eddie Jones non potevano fare: tre match e tre successi, con il primato in classifica che - dopo la sconfitta di ieri della Francia - rimane incontrastato.
In uno scontro fisico di portata impressionante è stata l'Irlanda ad avere la peggio. Battuta 21-10 (primo tempo 6-3) e ora anche matematicamente fuori da ogni possibilità di tris: i campioni uscenti, vittoriosi anche nel 2014, abdicano e ora cercheranno di consolarsi a Dublino... con l'Italia fra due settimane.

A onore dei Verdi va detto che prima hanno resistito oltre l'immaginabile nel primo tempo e poi hanno giocato una ripresa di spessore, portandosi addirittura in vantaggio e costringendo gli inglesi a subire due espulsioni temporanee, prima di Haskell e poi di Care. Ma la macchina della mischia bianca ha mostrato una tale potenza da portare inevitabilmente gli avversari a un momento di rottura. Quel momento è arrivato a metà della ripresa con due mete arrivate per bravura propria e sfinimento della difesa ospite.
E' stato Sexton a portare subito in vantaggio l'Irlanda con un calcio, ma Farrell pareggiava e, dopo avere colpito un palo, portava in vantaggio i suoi con una successiva punizione. Già nella prima parte di gara sembrava che gli inglesi, trascinati da un Billy Vunipola giustamente votato man of the match, riuscissero a a sfondare, ma davanti a loro hanno trovato una difesa che, in senso sportivo, si può definire eroica e la cosa più vicina a una meta è venuta da Hartley, penalizzato per un “doppio movimento”.

Il secondo tempo ha fatto segnare subito il controsorpasso verde, con il giallo a Haskell e la meta di Murray in seguito a rimessa laterale, spinta collettiva e tocco finale. L'equilibrio era quasi completamente ristabilito da Farrell con un calcio che portava il punteggio sul 9-10, quando sono arrivate le due mete decisive: avanzate ripetute e poi variazioni al largo per le segnature di Nowell sull'out sinistro e di Brown su quello destro.
L'Irlanda non ci stava, ma altri punti non sono arrivati: perché Henshaw veniva placcato al millimetro da Nowell al termine di una fuga che sembrava vincente, e un'altra prova tv negava la gioia della marcatura all'esordiente van der Flier, stoppato dalla mano di un altro esordiente, Daly, messa sotto il pallone. Niente da fare, e anzi di nuovo con l'uomo in meno (giallo a Care) i Bianchi finivano con un crescendo e gli avanti comprensibilmente esaltati.

LA PARTITA
Inghilterra-Irlanda 21-10 (primo tempo 6-3). Per l'Inghilterra: 2 mete (Nowell, Brown), 3 calci piazzati (Farrell), 1 trasformazione (Farrell). Per l'Irlanda: 1 meta (Murray), 1 calcio piazzato (Sexton), 1 trasformazione (Sexton). Calci fermi: Farrell 4 su 6; Sexton 2 su 2. Cartellini gialli a Haskell e Care (Inghilterra)

IL TERZO TURNO
Risultati: Galles-Francia 19-10; Italia-Scozia 20-36; Inghilterra-Irlanda 21-10
Classifica: Inghilterra 6 punti; Galles 5; Francia 4; Scozia 2, Irlanda 1; Italia 0

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