Rugby sempre più rosa. Nel mondo ci sono più di due milioni di donne che giocano a rugby regolarmente e la crescita delle praticanti risulta inarrestabile. Il 25% di tutti i giocatori di rugby al mondo è donna e nel 2015 rispetto al 2014 il numero delle atlete è aumentato di 310mila unità, pari a un +17% annuo. In occasione dell'8 marzo, giornata internazionale della donna, World Rugby (la Fifa del mondo ovale) ha pubblicato numeri da record riguardo la declinazione femminile di uno sport, considerato invece sempre tra i più “maschili”. Quello che però appare ancora più significativo è che nel 2015, il 36% di chi si è avvicinato a questa disciplina attraverso l'iniziativa “Get Into Rugby”, promossa proprio da World Rugby insieme alle Federazioni e autorità locali, erano ragazze.

Tra i fattori di traino del fenomeno ci sono il successo del rugby a sette con le Hsbc World Rugby Women's Seven Series - tornei che si giocano in giro per il mondo ogni anno - e quello della Coppa del Mondo di rugby a 15 che si è giocata lo scorso autunno in Inghilterra (torneo maschile, perché la Coppa del Mondo femminile si giocherà nel 2017 in Irlanda). Secondo un sondaggio, il 53% delle donne britanniche ha detto di aver visto i Mondiali e anche sugli spalti la componente femminile non è mai mancata.

È in questo contesto che ci si avvicina alle Olimpiadi di Rio, che potranno essere un ulteriore appuntamento per mettere sotto i riflettori il rugby e il rugby femminile. Il rugby, nella sua variante a sette, sarà infatti una delle novità dei giochi olimpici di quest'anno e sarà anche l'occasione per vedere in azione alcune delle migliori giocatrici al mondo di questa disciplina. L'Italia purtroppo non si è qualificata ma, liberi dal tifo, si potrà comunque godere di uno spettacolo ad altissimo contenuto atletico.

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