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Primarie Pd Roma, ricalcolati i risultati: calano le schede bianche, «errori nel computo»

Cambiano i numeri di partecipanti e schede bianche alle primarie del centrosinistra a Roma di domenica scorsa. I votanti complessivi, stando alle verifiche del Comitato delle primarie capitoline, sono stato 44.501. E non 47.317 come riportato finora. Le schede bianche sono state 567 e non 2.866. Quelle nulle scendono da 843 a 325. La verifica si è resa necessaria dopo le dichiarazioni al Messaggero di un dirigente nazionale anonimo del Pd che affermava «di avere gonfiato virtualmente le schede bianche e le nulle per fare aumentare l'affluenza».

Primarie Pd, Comitato Roma: errore nel computo schede bianche
In un comunicato del Tavolo organizzativo delle primarie di Roma si legge che «a seguito della verifica richiesta sui dati relativi ai voti non espressi in occasione delle primarie per la scelta del candidato Sindaco del centrosinistra, è stato riscontrato un errore nella determinazione del numero delle schede non votate. L'errore è stato causato innanzi tutto dall'aver sommato al totale anche il numero delle schede bianche risultanti dai verbali per l'elezione dei candidati Presidenti di Municipio». Le schede bianche relative alla scelta dei candidati alla presidenza di quattro municipi sono state 1.040.

Il secondo elemento «distorsivo», si legge ancora nel comunicato, «è stato determinato dal fatto che i dati dei seggi sono pervenuti al Comitato in prima battuta via telefono. Rispetto alle comunicazioni pervenute spesso ci si e' limitati a rilevare i risultati dei candidati e non quelli delle schede non votate. In relazione ai dati mancanti si è proceduto quindi ad una proiezione, assumendo come dato di partenza quello di alcuni seggi tra cui, erroneamente, sono stati ricompresi quelli relativi ai Presidenti di Municipio che, come riportato in precedenza presentavano un numero di schede bianche molto elevato. Ciò ha determinato una stima delle schede bianche sovradimensionata rispetto al dato reale di ulteriori 1279».

Giachetti: schede aggiunte? Se sì da un “genio”
Roberto Giachetti, il vincitore delle primarie del centrosinistra a Roma aveva minimizzato il problema. E su twitter aveva scritto: «Se è vero vorrei conoscere quel genio che ha messo schede bianche per aumentare affluenza. Che cambia con 2000 voti in più? Pensiamo a Roma!». E ancora: «Anche un bambino capisce che da 43mila a 45mila non cambia nulla». Che poi «qualche problema purtroppo nelle primarie ci sia sempre ci sta, perché hanno una straordinaria valenza, ma anche il limite di non essere regolate per legge».

Morassut: per noi 43mila votanti, poche “bianche”
«Ho letto che stanno facendo una riconta. Io sto ai dati che avevamo registrato la sera dello spoglio che ci davano 43 mila votanti, dato che abbiamo diffuso. Non ci risultavano schede bianche o comunque in percentuali minimali. Questo dato delle 3mila schede bianche è un po' anomalo. Se è vero che sono state aggiunte è stato un errore inutile e dannoso, che potevamo evitare anche perchè tra 43 e 47 mila votanti non cambia nulla» aveva commentato invece il deputato Pd Roberto Morassut (sconfitto alle primarie da Roberto Giachetti) che aveva aggiunto: «Non voglio credere che il numero delle schede bianche e nulle espresse alle primarie sia stato artificiosamente aumentato per rendere il dato del l'affluenza al voto più 'dignitoso' di quello reale».

Orfini: 3.000 schede bianche sono segno protesta
Aveva provato a spegnere la polemica il presidente Pd Matteo Orfini (commissario dem nella capitale). «Se ci sono state quasi 3000 schede bianche, è un segnale di protesta. Abbiamo il dovere di convincere e far recuperare fiducia ai cittadini del Pd» ha dichiarato, aggiungendo: «Abbiamo bisogno di ragionare su una legge per le primarie. Ce ne sono alcune in parlamento».

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