Lifestyle

Dossier Parisse: “Siamo in difficoltà, oggi disastrosi”

  • Abbonati
  • Accedi
Dossier | N. 70 articoliRugby / Speciale 6 Nazioni

Parisse: “Siamo in difficoltà, oggi disastrosi”

“Viviamo un momento di difficoltà”. Parola di Sergio Parisse. E se lo dice il capitano c'è da crederci. Anche se quel capitano oggi più che dare il buon esempio si è un po' perso nel mucchio. La Nazionale italiana di rugby è comunque davvero in difficoltà. Non da oggi anche se oggi le criticità sono emerse tutte insieme e hanno fatto male (58 a 15 il risultato in favore dell'Irlanda). Alla domanda su cosa sia successo e perché, neanche Jacques Brunel è stato in grado di rispondere: “Non so dare una spiegazione”.

Di fronte a una frase di questo tipo da parte del ct degli Azzurri verrebbe quasi da dire che ogni altro commento è superfluo. L'ordine sparso con cui i giocatori italiani hanno lasciato gli spogliatoi dell'Aviva Stadium di Dublino fa il resto. Musi lunghi e poche parole, qualche commento sullo stato di salute: quattro gli infortunati con situazioni che destano qualche preoccupazione (Fuser, Biagi, Padovani e Garcia), punti di sutura (Odiete) e acciacchi vari. Una Caporetto in pratica. Brunel ha affermato poi che avrà bisogno di rivedere la partita e di analizzarla per capire cosa sia successo alla sua Italia, però una cosa è sicura, ovvero che “siamo stati in difficoltà in difesa, fin dall'inizio della partita” e se questa Irlanda la lasci giocare, non perdona: “I risultati degli ultimi anni lo dimostrano”.

Tante le differenze tra le due formazioni viste all'Aviva Stadium di Dublino, così tante che l'elenco sarebbe lungo. Volendo sceglierne solo una allora, tornando a citare Brunel, basti dire “il ritmo”. C'è stata da parte dei padroni di casa una intensità di gioco e un ritmo talmente sostenuto che gli Azzurri non sono mai stati allo stesso livello degli avversari. Forse anche per questo tanti italiani sono usciti dal campo più malconci degli irlandesi. “Quando si perde una partita di rugby come quella di oggi perde il collettivo, non il singolo giocatore, oggi siamo stati disastrosi come squadra”, è in finale l'analisi di Parisse che ha voluto anche mandare un messaggio di speranza. “Sono ottimista, non è facile ma sono sicuro che questa squadra raggiungerà dei risultati”, ha detto, pensando ai tanti ragazzi giovani di questa Nazionale che “hanno bisogno del mio appoggio e di vedermi sempre positivo”, solo che “dobbiamo tutti capire in cosa possiamo migliorare”. Oltre che sul cosa, bisognerebbe anche concentrasi sul quando e, soprattutto, sul non cedere terreno. Dopo la partita persa di pochissimo con la Francia, con l'Inghilterra l'Italia ha giocato un pochino peggio, per peggiorare ancora con la Scozia e arrivare al disastro di oggi con l'Irlanda.

Difficile che possa farlo Brunel, perché dopo il Galles la settimana prossima è in partenza dall'Italia, però la vera analisi che dovrà fare chi prenderà il suo posto sulla panchina azzurra è capire per quale motivo questa Nazionale non sia mai riuscita a dare continuità ai risultati positivi e alle buone prestazioni. Sul campo la situazione è questa ma ora concediamoci un momento e indossiamo gli occhiali con le lenti rosa. Un raggio di sole nel pomeriggio di Dublino è stato il gesto di Sexton, il mediano di apertura irlandese, che, dopo il match, in un corridoio di servizio è andato a stringere la mano a Padovani, il numero 10 dell'Italia titolare di oggi. Un gesto che non cancella la sconfitta o il dolore per la possibile rottura del collaterale del ginocchio sinistro ma che riconcilia un po' con questo sport, almeno ad averci assistito per caso.

© Riproduzione riservata