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Riccardo Bossi condannato a un anno e 8 mesi per appropriazione indebita

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IL PRIMOGENITO DI UMBERTO

Riccardo Bossi condannato a un anno e 8 mesi per appropriazione indebita

Ansa
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Riccardo Bossi, primogenito del fondatore della Lega Nord Umberto, è stato condannato a un anno e otto mesi per il reato di appropriazione indebita aggravata per le presunte spese personali con i fondi del Carroccio. Lo ha deciso l'ottava sezione penale del tribunale di Milano. Quella di oggi è la prima sentenza relativa ai diversi procedimenti giudiziari in corso a Milano e Genova dopo lo scoppio dello scandalo sull’uso improprio dei fondi del partito scoppiato nel 2012.

Nel mirino 158mila euro di spese con i fondi del partito
Le “spese personali” di Bossi junior al centro del processo si aggirano sui 158mila euro, soldi provenienti dai fondi per i rimborsi elettorali del partito utilizzati dal giovane tra il 2008 e il 2011 anche per pagare abbonamenti a pay-tv e le bollette di luce e gas. I giudici milanesi, condannando Riccardo Bossi per appropriazione indebita, hanno riconosciuto al figlio del Senatur le attenuanti generiche e la sospensione condizionale della pena.

Il legale: «Condanna troppo dura, faremo appello»
All’annuncio della candanna per appropriazione indebita del suo assistito inflitta col rito abbreviato (che prevede lo sconto di un terzo della pena) l 'avvocato Agostino Maiello ha ribadito la «totale estraneità» di Riccardo Bossi alle accuse: «Chiunque di noi quando chiedeva i soldi al papà non sapeva da dove lui li prendesse». Quella di oggi - ha proseguito il legale - «è una condanna troppo dura, e faremo sicuramente appello. Il legale ha poi affermato che il primogenito di Bossi «in questo momento è in difficoltà, ha interrotto le sua attività a causa di questa vicenda giudiziaria e sta cercando lavoro».

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