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I verbali della Dama nera: spartizione politica delle poltrone Anas

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gli interrogatori di accroglianò

I verbali della Dama nera: spartizione politica delle poltrone Anas

(Sintesi visiva)
(Sintesi visiva)

ROMA - Una «spartizione» politica delle poltrone di Anas. Un'accusa sulla quale la Procura della Repubblica di Roma non ha trovato alcun riscontro e che emerge dagli interrogatori integrali della “dama nera” Antonella Accroglianò, l'ex dirigente dell'ente accusata di associazione per delinquere e corruzione.

I verbali sono contenuti nel vasto incartamento giudiziario della Procura di Roma, che venerdì scorso ha chiesto al gip e ottenuto l'arresto di 19 persone, tra le quali imprenditori e funzionari dell'ente. Negli interrogatori la “dama nera” parla dell'ingegner Stefano Liani, a capo della Direzione e progettazione e iscritto nel registro degli indagati con l'accusa di corruzione. Nell'interrogatorio del 25 novembre scorso la Accroglianò afferma che «era stato raccomando direttamente da Firenze. Lui ha raccontato alla segretaria del consiglio di amministrazione, mia carissima amica, che il parroco della chiesa l'aveva fatto incontrare non solo con Delrio (Graziano, ministro alle Infrastrutture, ndr), due o tre volte con Dario Nardella, il sindaco di Firenze, uomo di Renzi, quindi era arrivato in volata».

Accuse che, tuttavia, non trovano riscontro. Le stesse fonti investigative, infatti, spiegano che la Accroglianò ha rivelato svariati fatti, molti dei quali ritenuti essere falsi. Inoltre, sembra che la donna avesse confezionato e custodito un dossier proprio per colpire Liani. Anas, dunque, attende che la Procura di Roma segnali gli eventuali fatti penalmente rilevanti a carico di Liani prima di prendere provvedimenti. Gli interrogatori della Accroglianò, poi, riferiscono altri fatti. Come i presunti rapporti che l'imprenditore Emiliano Cerasi, già travolto dalla maxi inchiesta sugli appalti al G8, avrebbe avuto con ambienti vicini al presidente del Consiglio. «I Cerasi - dice - sono un'impresa che lavora in Toscana, un'impresa, diciamo, vicina al nuovo management, dicono loro, vicina a Renzi...e quindi anche per avere un aiuto». Poi parla dell'ex presidente Pietro Ciucci e dell'ex senatore Luigi Grillo. «I rapporti sotto Grillo presidente di commissione (ex ai Lavori pubblici, ndr), li teneva Ciucci. Io conoscevo il senatore Grillo, lo incontravo, era amico di famiglia, voglio dire, amico soprattutto di mio zio e tutto».

Aggiunge che Grillo presentò «a Ciucci l'imprenditore Spinosa (sotto inchiesta, ndr). È un imprenditore napoletano che aveva rapporti con l'ex presidente Ciucci, per una gara per la realizzazione della nuova sede Anas a Campobasso. La gara si prolungò per molto tempo. In commissione riuscimmo a inserire Antonino Ferrante (di Anas, ndr), per seguire la gara. Spinosa, quindi, si aggiudicò la gara, ovviamente non solo per l'aiuto del Ferrante. A me Spinosa ha dato 10mila euro in cinque anni, non solo per questa gara ma ance per altri lavori». (I. Cimm.)

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