Lifestyle

Dossier Castrogiovanni, sarà l'ultima gara?

  • Abbonati
  • Accedi
Dossier | N. 70 articoliRugby / Speciale 6 Nazioni

Castrogiovanni, sarà l'ultima gara?

Ap
Ap

CARDIFF - Addio sì, addio no. La partita di domani tra Galles e Italia al Principality Stadium di Cardiff sarà davvero l'ultima di Martin Castrogiovanni in maglia azzurra? La carriera internazionale del pilone di origine argentina si fermerà al caps numero 119 o proseguirà? Dopo l'annuncio involontario dell'amico e capitano Sergio Parisse (anche lui domani al traguardo delle 119 presenze) “rubato” da un telefonino nel corso del terzo tempo ufficiale della partita tra Italia e Scozia, Castrogiovanni ha prima smentito l'addio, poi ha alimentato il mistero. Ed è tornato a farlo. «Quello che mi è successo al mondiale mi ha un po' cambiato», ha spiegato il giocatore, facendo riferimento alla delicata operazione per l'asportazione di un tumore benigno, lasciando intendere che l'esperienza lo ha reso fatalista. «Non sto dando un addio ma può essere che domani sia la mia ultima partita», ha detto sibillino, spiegando che non si sente di escludere nulla, perché «non so quello che mi può succedere domani» e allo stesso tempo perché «il cambio generazionale in corso» nella Nazionale italiana di rugby potrebbe metterlo a riposo forzato in favore di qualche giovane emergente.

«Questa maglia per me è come la mia seconda pelle, mi ha dato tanto e mi ha levato tanto», ha continuato il pilone del Racing 92, facendo una vera dichiarazione d'amore alla squadra e all'Italia: «Resterò qui per loro, questa è la mia seconda casa. Sono qui da 14 anni e non si possono cancellare». Forse però i 14 anni a volte si fanno sentire e i tanti infortuni hanno il loro peso, però la parola fine Castrogiovanni sembra avere paura a pronunciarla. «Non so cosa mi accadrà in futuro», ha aggiunto, sottolineando che comunque lui c'è. «Sono qui per loro, per dare una mano, qualsiasi cosa avranno bisogno», ha detto rivolgendosi ai compagni. Nel frattempo, in attesa di decidere cosa fare da grande, oltre a un ristorante a Leicester, cittadina inglese dove ha giocato diversi anni, ora ne ha anche uno a Milano. Tra tante incertezze, qualche punto fermo sempre meglio averlo. Che poi, alla fine, Martin Castrogiovanni vuole solo una cosa, come tutti: «Voglio solo essere felice e dopo farò quello che mi serve per esserlo, che voglia dire restare nel mondo del rugby o fare televisione o aprire un altro ristorante», o magari anche «uno strip-club»... Ah no, quella era una battuta!

© Riproduzione riservata