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Decreto banche, via libera della Camera: il testo passa al Senato

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ok alla fiducia

Decreto banche, via libera della Camera: il testo passa al Senato

Via libera dell'Aula della Camera al decreto banche che contiene, tra l'altro, la riforma del credito cooperativo e la garanzia dello Stato sulle sofferenze bancarie. I sì sono stati 272. I no 114.

Si temeva una «maratona» con voto finale in nottata a causa del mancato accordo con il Movimento cinque stelle che aveva annunciato ostruzionismo. Ma alla fine è stato trovato un accordo con i pentastellati. Per convincere i grillini a rinunciare ad una seduta fiume, l'intesa, promossa dalla maggioranza, si è raggiunta assicurando che la prossima settimana sarà discussa alla Camera una mozione sull'Isee, promossa dal M5S.

L’iter del provvedimento
Nelle intenzioni del governo il testo sul quale è stata incassata la fiducia (nella versione uscita dalla commissione Finanze della Camera) dovrebbe essere quello definitivo. Infatti dopo l’approvazione del provvedimento a Montecitorio il provvedimento passa al Senato per la seconda lettura dove, considerata la pausa di Pasqua ed i tempi stretti per licenziare il decreto (che scade il 15 aprile) non dovrebbe subire modifiche. Nel passaggio a Montecitorio il provvedimento è stato arricchito di modifiche che hanno sostanzialmente convinto il mondo bancario. Critiche sono arrivate dai consumatori, che non hanno apprezzato l'intervento che anziché eliminare l'anatocismo, a loro parere, lo «resuscita»

In mattinata ok alla fiducia
In mattinata il governo aveva incassato la fiducia sul provvedimento. I voti a favore erano stati 351 e 180 i voti contrari. In sede di dichiarazioni di voto ad esprimersi a favore della fiducia al governo erano stati il Pd, Ap, Scelta civica, Svp e autonomie e il gruppo Democrazia Solidale-Centro Democratico. Contrari il M5S, Sinistra italiana, Lega, Fi, Cor, Fdi.

Le principali novità
Stop all'anatocismo (la capitalizzazione degli interessi), estensione della Gacs (Garanzia pubblica sulla cartolarizzazione delle sofferenze) anche agli intermediari finanziari, nuove regole per la way out delle banche di credito cooperativo che vogliono uscire dalla capogruppo, regole più flessibili per utilizzare gli sconti fiscali nell'acquisto di una casa messa in asta. Sono alcune delle novità inserite nel decreto legge banche, su cui il governo ha posto e incassato la fiducia.

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