Italia

Terrorismo, Alfano: «Prevenzione in Italia finora ha…

  • Abbonati
  • Accedi
question time alla camera

Terrorismo, Alfano: «Prevenzione in Italia finora ha funzionato». Orlando: «Serve un salto di qualità dell’Europa»

«La dimensione transnazionale del terrorismo di matrice jihadista impone la necessità di adottare misure di contrasto sistemiche e coordinate tra gli Stati. Serve un salto di qualità dell'Europa nel suo insieme». Lo ha detto il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, rispondendo a un'interrogazione durante il question time alla Camera. Il ministro ha ricordato che a febbraio del 2015 ha esteso le competenze della Procura Nazionale Antimafia al coordinamento investigativo in materia di terrorismo. Inoltre ha detto che è stato istituito presso il ministero un gruppo sul l'antiterrorismo che sta esaminando vari temi, tra cui l'affinamento degli strumenti internazionali di contrasto ai foreign fighters e il controllo della radicalizzazione nelle carceri.

Alfano: grande prevenzione Italia finora ha funzionato
Il ministro dell'Interno Angelino Alfano ha sottolineato invece che la prevenzione dell’intelligence finora in Italia ha funzionato. «La lunga cronologia del terrore dal 2001 a oggi non ha risparmiato i continenti, e anche la prevenzione ha dovuto adeguarsi al cambiamento frequente dello schema d'attacco. Ma noi abbiamo fatto una straordinaria azione di prevenzione, grazie al grande lavoro degli uomini e donne in divisa», ha sottolineato Alfano durante il question time alla Camera. «Se abbiamo fatto perquisizioni, controlli, intercettazioni, espulsioni - ha ricordato Alfano - è avvenuto per un'azione di programmazione con la regia del comitato di analisi strategiche antiterrorismo. Sappiamo che nessuno è a rischio zero, ma sarebbe ipocrita e autolesionista negare che fin qui la prevenzione ha funzionato». Quanto al tema degli europei che partono a combattere per la jihad, Alfano ha ricordato che «l'Italia è quello che ha meno foreign fighters in Europa. Ma non siamo stati con le mani in mano, abbiamo approvato un decreto che ha reso punibile la fattispecie di combattente straniero».

Alfano: non si farà hotspot ad Augusta
Alfano, rispondendo a un'interrogazione al question time alla Camera, ha anche dichiarato che «ad Augusta non si farà nessun hotspot» per l’identificazione di migranti e richiedenti asilo. A oggi gli hotspot operativi sono quattro: a Lampedusa, Trapani e Pozzallo si è aggiunto Taranto.

© Riproduzione riservata