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Regeni, intervento di Mattarella: «Non possiamo dimenticarlo»

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Regeni, intervento di Mattarella: «Non possiamo dimenticarlo»

«Un apprezzamento particolare intendo esprimere per la scelta di dedicare a Giulio Regeni l'edizione di quest'anno del vostro Meeting. Non vogliamo e non possiamo dimenticare la sua passione e la sua vita orribilmente spezzata. Fare memoria è un atto di pace che, sono convinto, aiuterà queste giornate di Assisi a produrre nuovi frutti». È quanto scrive il capo dello Stato Sergio Mattarella in un messaggio in occasione del Meeting nazionale delle scuole per la pace, la fraternità e il dialogo che si svolge ad Assisi. Intanto è stata inoltrata ieri dalla procura di Roma, per via diplomatica, la rogatoria internazionale per chiedere all'Egitto la consegna di atti relativi all'inchiesta sulla morte del giovane ricercatore italiano scomparso il 25 gennaio al Cairo e ritrovato cadavere il 3 febbraio lungo l'autostrada Cairo-Alessandria con evidenti segni di torture.

Nyt: bene Italia, vergognoso silenzio Francia
Mentre il capo dello Stato con il suo intervento contribuisce a tenere alta l’attenzione sul caso, si schiera con un editoriale anti al Sisi il New York Times. «Il peso della repressione di al Sisi è caduto sugli egiziani, migliaia dei quali sono stati arrestati, e molti torturati e uccisi. Tra le vittime c'è Giulio Regeni», scrive senza mezzi termini l’autorevole quotidiano americano, che aggiunge: «Regeni ha costretto almeno un Paese, l'Italia, a riconsiderare i propri rapporti con l'Egitto. È tempo che anche le altre democrazie occidentali facciano lo stesso. L'Italia ha chiesto agli altri governi europei di fare pressioni sull'Egitto. Alla fine Londra ha chiesto una “inchiesta trasparente”». Ma c'è stato «un vergognoso silenzio dalla Francia, il cui presidente Francois Hollande andrà al Cairo lunedì per firmare un contratto da 1,1 miliardi di dollari in armi».

Inoltrata la nuova rogatoria all'Egitto
Intanto la procura di Roma è tornata ieri a bussare alla porta dei magistrati egiziani con una nuova rogatoria internazionale per chiedere ancora una volta elementi considerati chiave per trovare i colpevoli della morte di Giulio Regeni: tabulati telefonici, dati delle celle telefoniche e testimonianze. All'indomani del discorso del presidente Abdel Fattah Al Sisi - che ha scagionato i servizi segreti egiziani e invitato gli inquirenti italiani a tornare in Egitto - il pm Sergio Colaiocco ha inoltrato l'atto per via diplomatica. È la mossa dell'ufficio del procuratore Giuseppe Pignatone dopo il fallimento dell'incontro tra investigatori italiani ed egiziani l'8 e 9 aprile scorsi a Roma. La rogatoria internazionale è stata inviata al ministero della Giustizia italiano, che attraverso il ministero degli Esteri la farà arrivare al Cairo, al procuratore generale d'Egitto Ahmed Nabil Sadeq. Dopo la delusione seguita alla riunione italo-egiziana la procura fece sapere che non avrebbe lasciato «nulla di intentato per fare luce sull'omicidio di Giulio Regeni».

Parlamento Ue invita genitori Regeni su proposta Pd
Da fonti parlamentari si apprende nel frattempo che che la presidenza della Commissione Diritti umani del Parlamento europeo, su proposta degli europarlamentari del Pd, Patrizia Toia e Antonio Panzeri, ha deciso di invitare i familiari di Giulio Regeni all'Eurocamera.

Domani a Fiumicello unagiornata dedicata
Una giornata speciale dedicata a Giulio Regeni è stata organizzata invece per domani a Fiumicello (Udine) suo paese di origine. Si comincia con una una breve pedalata di circa tre chilometri in bicicletta nel primo pomeriggio. L'evento è coordinato da Fiab e Tenda per la pace, a sostegno della campagna di Amnesty International “Verità per Giulio Regeni”. Alle 20:30 si svolgerà la “Serata per la pace e i diritti umani per Giulio Regeni. Letture, canzoni, riflessioni” nel teatro Sala Bison di Fiumicello, organizzata con il patrocinio del Comune di Fiumicello. Si alterneranno sul palco giornalisti ed esponenti di associazioni no profit insieme con musicisti e poeti.

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