
La Corte suprema dell'India ha deciso di estendere la permanenza in Italia di Massimiliano Latorre fino al 30 settembre del 2016. Latorre si trova in Italia per cure riabilitative dopo l'ictus che lo colpì nel 2014 con un permesso in scadenza il 30 aprile.
Attesa a giorni la decisione del tribunale sul rientro di Girone
Il governo attende ora a giorni la decisione sul rientro di Salvatore Girone. L'Italia ha infatti presentato al Tribunale Arbitrale costituito presso la Corte Permanente d'Arbitrato dell'Aja una richiesta di misure provvisorie per «il rientro del Fuciliere Girone e la sua permanenza in Italia fino alla fine della procedura arbitrale. La decisione del Tribunale arbitrale è attesa nei prossimi giorni», ricorda in una nota la Farnesina. «Il Governo italiano - si legge ancora nella nota della Farnesina - ribadisce che in seguito alla decisione del Tribunale del Diritto del Mare l'Italia considera sospesa e quindi priva di valenza giuridica la giurisdizione indiana sul caso. L'Italia conferma di riconoscersi infatti «nell'ordine del Tribunale Internazionale per il Diritto del Mare del 24 agosto 2015, che aveva stabilito la sospensione da parte di India e Italia di tutti i procedimenti giudiziari interni fino alla conclusione del percorso arbitrale avviato dal Governo nel giugno dello scorso anno».
Le richieste dell’India
Nelle sue ultime dichiarazioni il 31 marzo in aula, l'agente del governo indiano, la signora Neeru Chadha, ha ribadito di non voler lasciar rientrare Girone in Italia in attesa della fine dell'arbitrato (prevista tra altri 3-4 anni). Ma se il Tribunale arbitrale dovesse proprio accogliere la richiesta di misure provvisorie a sua tutela avanzata dal governo italiano, Delhi ha chiesto che «lo stesso Tribunale stabilisca delle garanzie sulla presenza» del fuciliere in India, qualora le fosse riconosciuta la giurisdizione e si aprisse un processo a suo carico.
Il calendario del Tribunale arbitrale
Sono passati oltre quattro anni da quel 15 febbraio del 2012, quando a bordo della nave E. Lexie i due marò, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, furono accusati di aver ucciso due pescatori indiani. E non terminerà prima di agosto 2018 la procedura arbitrale tra Italia e India sulla giurisdizione per il caso in corso all'Aja. Il calendario fissa una serie di date alle quali India e Italia devono presentare diversi atti. L'Italia, secondo il calendario stabilito dai giudici del Tribunale arbitrale, dovrà presentare una Memoria scritta - con la propria esposizione dei fatti e la propria richiesta al Tribunale - il 16 settembre 2016, mentre l'India presenterà la sua il 31 marzo 2017. Di nuovo l'Italia presenterà una replica il 28 luglio 2017, l'India lo farà il 1 dicembre 2017. A questo punto, nel caso Delhi abbia presentato obiezioni di giurisdizione o ammissibilità, il governo italiano avrà ancora la possibilità di contro-replicare il 2 febbraio 2018. Il Tribunale, secondo le regole stabilite, avrà quindi sei mesi di tempo per decidere, arrivando così all'estate del 2018, ma si riserva di poter allungare i tempi per la presentazione delle rispettive dichiarazioni «in accordo con le Parti».
Le ultime tappe della vicenda
Lo scorso 26 giugno l'Italia ha attivato l'arbitrato internazionale, nel quadro della Convenzione delle Nazioni Unite sul Diritto del Mare. A seguire, l’India ha accettato il procedimento di arbitrato internazionale presentato dall'Italia. Il 21 luglio Roma ha fatto ricorso al Tribunale internazionale del diritto del mare (Itlos) di Amburgo, chiedendo che fino alla sentenza arbitrale Latorre resti in Italia e Girone rientri. Il 24 agosto il Tribunale di Amburgo ha deciso che, in attesa della conclusione dell'arbitrato, «Italia e India devono sospendere ogni iniziativa giudiziaria e non intraprenderne di nuove che possano aggravare la disputa». È stata quindi tolta la giurisdizione all'India, ma non è stata accolta la richiesta italiana per il rientro di Girone e la permanenza di Latorre in Italia.
Il 12 diecembre l'Italia ha depositato al Tribunale arbitrale dell’Aja la richiesta di misure provvisorie, tra cui l'autorizzazione per Girone a tornare in patria e restarvi per tutta la durata della procedura all'Aja.
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