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Rai, il Cda approva il bilancio 2015: le perdite calano a 25,6…

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audizione in vigilanza

Rai, il Cda approva il bilancio 2015: le perdite calano a 25,6 milioni, ricavi a 2,49 mld

Via libera del consiglio di amministrazione della Rai al bilancio consuntivo del 2015, che si è chiuso con una perdita di poco inferiore ai 30 milioni di euro. «Nel 2015 - ha spiegato il direttore generale Antonio Campo Dall'Orto in audizione alla commissione parlamentare di vigilanza - siamo riusciti a contenere la perdita grazie al controllo dei costi e alla risalita della pubblicità nell'ultimo trimestre, dovuta sia all'aggiustamento al rialzo della politica dei prezzi, sia alla crescita del mercato». Tra gli obiettivi di breve periodo dell’azienda radiotelevisiva anche «l'acquisto dei diritti dei mondiali di calcio del 2018».

Ricavi a quota 2,49 miliardi (2,48 nel 2014)
Nel dettaglio, il bilancio illustrato da Dell'Orto registra per lo scorso anno una perdita di 25,6 milioni, in netta diminuzione rispetto a quella del 2014, pari a 175,8 milioni di euro (rideterminata applicando i principi contabili internazionali). Il rosso del 2015, spiega una nota diffusa oggi dall'azienda «risulta sostanzialmente in linea con quanto previsto nel budget». I ricavi ammontano a 2,49 miliardi (2,48 nel 2014), sostanzialmente allineati rispetto al passato esercizio. Sono costituiti da canoni per 1,6 miliardi, da pubblicità per 658,8 milioni e da altri ricavi per 196,8 milioni.

Campo Dall’Orto: ora vincere la sfida della media company
Il risultato d'esercizio raggiunto quest'anno - rileva il Dg Campo Dall'Orto - «conferma la capacità della Rai di gestire la propria attività con criteri economici e garantendo nel contempo, attraverso un adeguato volume di investimenti, una elevata qualità dei suoi contenuti. Ora dobbiamo cogliere la sfida del piano industriale» che «punta a trasformare la Rai in una moderna ed efficiente media company». La Rai «dimostrerà in questo modo di saper svolgere pienamente il proprio ruolo di servizio pubblico, meritando così le risorse messe a disposizione tramite il canone».

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