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Migranti, Renzi vede Merkel: «Austria fuori dalla…

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Migranti, Renzi vede Merkel: «Austria fuori dalla storia». La Cancelliera: «Difendiamo Schengen, no a chiusura confini»

«È un dovere di tutti che la scommessa europea sull'immigrazione funzioni. Siamo impegnati perché l'accordo con la Turchia possa essere ulteriormente incoraggiato». Così Matteo Renzi al termine dell'incontro a palazzo Chigi con la cancelliera tedesca Angela Merkel.

«Italia e Germania registrano una forte convergenza sulla necessità di avere un approccio all'immigrazione carico di valori umani, di dignità, per offrire una proposta politica come Ue che sia seria, credibile e di lungo periodo», ha aggiunto il presidente del Consiglio. Per la cancelliera Merkel, che ha detto di «apprezzare molto le riforme ( a partire da Jobs act e riforma costituzionale,ndr) che Renzi ha realizzato e sta portando avanti», l'Europa «è in una fase molto fragile, ma dobbiamo imparare a gestire insieme le sfide». E ha spiegato che i problemi dell’immigrazione si risolvono «in modo diverso dalla chiusura dei confini». Non è mancato l’apprezzamento per il progetto italiano di “Migration compact”. «Dà un impulso importante anche se sul finanziamento abbiamo idee diverse» ha sintetizzato la Cancelliera. L’Italia propone infatti lo strumento degli eurobond, che la Germania non condivide.

Renzi: da Austria posizione contro logica e storia
Il premier italiano ha ribadito il «netto dissenso e lo stupore» per la decisione dell’Austria di costruire una barriera al Brennero. E ha aggiunto: «Ci deve essere una presa di posizione chiara», perché la visione austriaca sull'immigrazione «è contro la logica e contro la storia». Quelle austriache per Renzi «sono posizioni sbagliate e anacronistiche non giustificate da nessuna emergenza», anche perché «l'emergenza sbarchi non c'è».

“La visione austriaca sull’immigrazione è contro la logica e contro la storia”

Matteo Renzi 

«Con Merkel no accordo su eurobond»
Per Renzi il punto «di maggiore condivisione» con la Cancelliera Angela Merkel «è che occorre una strategia per l'Africa e che l'Europa deve avere la leadership». Poi ha ricordato il documento presentato dall’Italia ali partner europei (il “Migration compact”, che prevede aiuti economici ai paesi di origine e di transito in Africa in cambio dell’impegno dei governi locali ad arginare il flusso di migranti in partenza). E ha spiegato: «Su alcuni punti non siamo d'accordo, in particolare sulle fonti di finanziamento, noi proponiamo gli eurobond e su questo non vi è condivisione. Ma la disponibilità nostra è a discutere di qualsiasi soluzione, l'importante è fare un investimento sull'Africa in termini di cooperazione e aiuti allo sviluppo».

Merkel: difendiamo Schengen, rischio nazionalismi
«L'Europa deve dimostrare che è una forza valida nel mondo. Sull'euro abbiamo fatto buoni progressi. Sull'emergenza migranti si pone la questione dei confini esterni. Dobbiamo difendere il trattato di Schengen altrimenti si rischia di ricadere nei nazionalismi. È in gioco il futuro dell'Europa» ha detto la cancelliera Angela Merkel in conferenza stampa, che ha aggiunto: «L'Europa è in una fase molto fragile ma è il nostro futuro, dobbiamo imparare a gestire insieme le sfide».

Renzi: governatori banche stranieri non ci dicono cosa fare
Sul tema conti pubblici, Renzi ha assicurato che le recenti dichiarazioni del presidente della Bundesbank «non hanno creato agitazione in Italia». Jens Weidmann, all'Ambasciata tedesca a Roma lo scorso 26 aprile, aveva sottolineato le troppe «violazioni del Patto di stabilità» da parte dell’Italia. «La stagione in cui dichiarazioni che provengono dall'esterno creavano agitazioni in Italia è finita», ha assicurato il presidente del Consiglio, che ha aggiunto: «Quello che c'è da fare lo sappiamo da soli, lo decidiamo con gli alleati Ue e non ce lo facciamo dire da nessun governatore di banca straniera».

«Debito Italia si è stabilizzato, scenderà»
Quanto al debito italiano «era cresciuto fino al 2014, ora si è stabilizzato e deve scendere» ha assicurato Renzi, che ha aggiunto: «Noi vogliamo farlo scendere gradualmente per inserire incentivi nell'economia, altri (come la Germania, ndr) ci richiamano a scegliere una via più veloce, ma la curva ha cambiato direzione». Renzi ha annunciato infine che «il vertice bilaterale tra Germania e Italia, che l'anno scorso non si è tenuto, quest'anno si terrà a Maranello, nel luogo simbolo dell'importanza di scommettere sull'automotive e sull'innovazione», a testimonianza anche della necessità di «andare di corsa».

«Senza scommessa su investimenti Europa perderà leadership»
Nel pomeriggio Renzi ha accolto a Palazzo Chigi anche il presidente della commissione Ue Jean-Claude Juncker, in visita a Roma (sono lontani i tempi dei battibecchi a distanza) e il presidente socialista del Parlamento europeo Martin Schulz, con i quali nel tardo pomeriggio ha poi preso parte ad una tavola rotonda sullo stato dell'Unione europea organizzato dal Premio Carlo Magno, nella Sala degli Orazi e Curiazi inl Campidoglio.«Se non c'è una forte scommessa sugli investimenti, a cominciare dell'innovazione, l'Europa perderà la sua leadership all'interno del panorama mondiale», ha sottolineato Renzi nel suo intervento, e se l'Europa investe solo sul patto di Stabilità «dimentica che si chiama patto di stabilità e crescita».

Domani l’incontro con Tusk, poi a Firenze per “State of the Union”
«Se in Europa cresce solo qualcuno, e non tutti», ha poi aggiunto il premier con un occhio all’appuntamento del 18 maggio, quando la commissione Ue darà la”pagella” all’ultima legge di Stabilità dell’Italia, significa che «qualcosa che non va. Io non credo nella crescita fatta solo a tavolino, ma credo che se non c'è un forte investimento a partire dai settori piu' innovativi, il nostro continente perderà la sfida della crescita». Domani, l’agenda del premier privilegia ancora il confronto con i leader Ue. In mattinata è infatti previsto un incontro a palazzo Chigi con il presidente del Consiglio Ue Donald Tusk , anche lui tra i relatori della tavola rotonda in Campidoglio, prima del trasferimento in Vaticano dove Renzi e Tusk parteciperanno alla cerimonia di consegna del Premio Carlo Magno a Papa Francesco. Nel pomeriggio il premier sarà poi a Firenze per intervenire a ”The State of the Union 2016”.

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