Lifestyle

A Roma esordio in scioltezza per Federer. Bene anche Djokovic

  • Abbonati
  • Accedi
tennis

A Roma esordio in scioltezza per Federer. Bene anche Djokovic

  • –di Carlo Festa
Reuters
Reuters

Roger Federer, cioè il campione che ha vinto tutto contro il tennista diciannovenne che per alcuni addetti ai lavori potrebbe essere il numero uno di domani, il tedesco Alexander Zverev. A Roma erano di fronte due epoche diverse del tennis, ma alla fine non c'è stata partita: il 34 enne svizzero, malgrado le condizioni fisiche non eccelse dopo l'infortunio di inizio anno, ha vinto in scioltezza 6-3, 7-5. È stata una vittoria facile, che forse neanche lo svizzero, dato in dubbio fino all'ultimo al Foro Italico, si aspettava contro uno dei futuri talenti del tennis.

Il 19enne di Amburgo non ha sfigurato ma è stato il campione elvetico a prevalere nei momenti decisivi. «Dopo l'infortunio - spiega Federer - ero molto cauto, sono arrivato a Roma con qualche dubbio, ma non credevo proprio di vincere in due set. Sono fiducioso in vista del Roland Garros a Parigi». Le incertezze sulle sue condizioni fisiche ci sono tuttora: «Vediamo come mi sveglio domani - dice Federer - sto facendo un passo alla volta. Qui a Roma ho chiesto di giocare dal mercoledì. Per ora sono focalizzato sul mio gioco. Se riesco a superare questa settimana sarà un ottimo allenamento in vista del Roland Garros». Il pensiero va soprattutto alla facilità, inaspettata, con cui ha superato Alexander Zverev. «Mi sembra un grande talento - indica Federer - potrebbe in futuro entrare tra i primi 5 del mondo, anzi potrebbe anche puntare al vertice. Tornando alla partita di oggi, se fossimo andati al terzo set, forse Zverev avrebbe avuto più possibilità». Lo sguardo va quindi al futuro: il Roland Garros ma anche le Olimpiadi. «Voglio tornare in buono stato di forma - indica Federer - In questo momento non penso alle Olimpiadi, ci sarà tanto tempo da giocare in mezzo, a cominciare da Parigi». Insomma, quello che ha debuttato a Roma è un Federer alla ricerca del miglior stato di forma, tanto che fino all'ultimo si è pensato a un suo ritiro. Al di là della carta d'identità, il 2016 non è infatti iniziato con i migliori auspici a livello di salute per Roger Federer.

Il 34enne fuoriclasse di Basilea, numero 3 del mondo e del seeding, prima di Roma si è infatti ritirato dal “Miami Open”, che doveva segnare il suo rientro nel circuito dopo l'infortunio al ginocchio sinistro patito a Melbourne con conseguente intervento in artroscopia. Nel prossimo turno, negli ottavi, lo svizzero avrà l'austriaco Dominic Thiem, vittorioso sul portoghese Joao Sousa in due set, un incontro che potrebbe rivelarsi sicuramente più complicato per Federer.

Inoltre da quest'anno il campione elvetico non avrà più al suo fianco Stefan Edberg come allenatore: «Il nostro contratto - afferma Federer - ci legava per due anni. Lui non ha voluto continuare, perché non voleva più girare per il mondo. Ma Edberg è stato un grande e nei due anni assieme è stato un grande consulente». Sempre nella parte alta del tabellone da segnalare l'esordio positivo anche del detentore del titolo del Foro Italico, cioè Novak Djokovic, che ha superato in due combattuti set (con un doppio 7-5) il francese Stephane Robert. Infine, tra le donne, da segnalare la sconfitta a sorpresa della bielorussa Victoria Azarenka, numero 6 del mondo e 4 del seeding, battuta dalla romena Irina Camelia Begu, numero 35 del ranking Wta, con il punteggio di 6-3, 6-2 in un'ora e 14 minuti di gioco. Nella parte bassa del tabellone il britannico Andy Murray, fresco finalista di Madrid e appena scivolato alla terza posizione del ranking Atp, ha superato facilmente (con un doppio 6-3) il kazako Mikhail Kukushkin.

© Riproduzione riservata