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A Roccaraso Nibali perde 20 secondi dalla maglia rosa Dumoulin

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giro d’italia

A Roccaraso Nibali perde 20 secondi dalla maglia rosa Dumoulin

Vincenzo Nibali (Ansa)
Vincenzo Nibali (Ansa)

Tante sorprese nella prima tappa in salita del Giro d'Italia. Qualcuna anche preoccupante. Soprattutto per Vincenzo Nibali. A Roccaraso, montagna impegnativa ma non impossibile, la maglia rosa, Tom Dumoulin, rispondendo a un attacco del siciliano, gli ruba una ventina di secondi e aumenta il suo vantaggio in classifica.
L'olandese arriva quarto dietro a Fugslang, Zakarin e al vincitore di tappa, il belga Tim Wellens, fuggito da solo quando mancavano sedici chilometri al traguardo di Roccaraso.

Wellens, fiammingo 25enne della Lotto, un bel tipo che ama l'azzardo ma ma non sempre gli riesce, fa l'impresa. Ed è un bella impresa in solitaria. Ma quella del belga non è l'unica sorpresa.
La vera sorpresa, davvero significativa, è quella offerta dalla maglia rosa. Che al primo test importante fa capire che può vincere il Giro. Che insomma non scherza. Che non è una maglia rosa per caso. E che il nostro Vincenzo Nibali, ora 9° in classifica generale con 47 secondi di ritardo dall'olandese, ha un motivo in più per preoccuparsi.

A lanciare la sfida, infatti, è lo stesso Dumoulin. Subito dopo l'arrivo, molto tranquillo, dice: «Sono sorpreso da me stesso! Posso combattere per la maglia rosa. Quando sono scattato, avevo visto Nibali che non stava bene. Mi sembrava che facesse fatica. Io allora ho preso velocità in discesa e sono andato avanti nella mia azione. Se sono soddisfatto? Direi proprio di sì. Se c'è una possibilità, io la prendo. Poi ci vogliono anche le gambe, ma in questo caso è andato tutto bene».

Insomma, fate attenzione a questo olandese volante che non nasconde le sue ambizioni. E che oltre ad andare bene a cronometro ha dimostrato di saperci fare anche in salita. Una salita non da picozza e scarponi, ma che ha comunque fatto la differenza.
Il problema, per Nibali, è che Dumoulin può portargli via altri secondi nella cronometro del Chianti. Una cronometro ondulata di 40 chilometri che si adatta perfettamente alle caratteristiche dell'olandese.

Ora il problema è capire cosa sia successo a Nibali. Se non stava bene perché ha attaccato a quattro km dal traguardo facendosi poi staccare dall 'olandese? Presunzione? Pretattica? Spavalderia? Come quelli che, per non prenderle quando litigano, alzano la voce per spaventare chi hanno di fronte?

Forse di tutto un po'. Di sicuro il siciliano non è ancora in condizione. Forse è stato un problema di freddo (un temporale ha abbassato la temperatura di oltre dieci gradi).
Vedremo. Di sicuro Nibali esce male da questa tappa. Da Valverde, sesto in classifica, lo separano sei secondi. Perde secondi da Uran. Ma Vincenzo deve preoccuparsi anche di Zakarin, corridore di talento ma ancora da scoprire. Il russo è terzo a circa trenta secondi dalla maglia rosa. Il cammino verso il Nord, e verso le le Dolomiti e le Alpi, è ancora molto lungo. Ma Nibali, finora, della rosa ha sentito solo le spine.

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