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Dossier Ancora Greipel, tedeschi signori delle volate

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    Dossier | N. 23 articoliGiro di parole

    Ancora Greipel, tedeschi signori delle volate

    • –di Giorgio Squinzi
    André Greipel (LaPresse)
    André Greipel (LaPresse)

    I tedeschi sono padroni delle volate. André Greipel, con un altro sprint-capolavoro, ha pareggiato i conti con Marcel Kittel ieri molto sfortunato in quanto è rimasto appiedato per una foratura a 5 chilometri dal traguardo di Foligno. Il finale della settima tappa (211 chilometri da Sulmona a Foligno) doveva decidere la supremazia tra i velocisti e, invece, per il momento il risultato è stato fissato in un 2 a 2 tra Kittel e Greipel.
    Il tedesco della Lotto-Soudal ancora una volta ha dato una dimostrazione di forza: a 2-300 metri dall’arrivo sembrava quasi fuori gioco e, invece, è risalito e con un guizzo “imperiale” ha bruciato Giacomo Nizzolo e Sacha Modolo.
    La classifica generale non cambia con l’olandese Tom Dumoulin in rosa seguito dal danese Jakob Fuglsang.

    Anche quella di ieri si è rivelata una tappa piuttosto impegnativa. Ancora una fuga da lontano che ha messo in evidenza le doti del giovane Stefan Kung: lo svizzero dopo 150 chilometri ha staccato i compagni di fuga e resistito al ritorno del gruppo fino a pochi chilometri dal traguardo. Kung è un giovane di “belle speranze” che qualcuno ha già pronosticato come il “nuovo” Cancellara. E a questo proposito va detto che per la prima volta dall’inizio del Giro si è rivisto Fabian impegnato nella volata a favore del compagno di squadra Nizzolo. Un indizio che Cancellara sta recuperando la condizione e quindi domani potrebbe tornare competitivo nella cronometro del Chianti Classico e combattere ad armi pari con Dumoulin.

    E oggi un’altra frazione “non banale”: da Foligno ad Arezzo (186 chilometri) con la salita dell’Alpe di Poti (6,4 chilometri sterrati con pendenze anche superiori al 10%). Ieri abbiamo visto fotografie della strada ricoperta di fango per le piogge dei giorni scorsi e, se le condizioni resteranno così probitive, potrebbe succedere il finimondo prima della discesa verso Arezzo. Si conferma interessante la scelta di percorsi di questo tipo perché offrono l’opportunità di esaltare i corridori più combattivi e abili sulle strade sterrate: il risultato è che si potrebbero registrare vantaggi importanti a fine gara.

    Il Giro, dunque, sta entrando, nel vivo e sono convinto che nell’ultima settimana sarà decisamente spettacolare.

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