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Dossier Ciccone debutta ed è subito grande impresa

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    Dossier | N. 23 articoliGiro di parole

    Ciccone debutta ed è subito grande impresa

    Giornata di sorprese all'indomani della giornata di riposo coincisa con l'arrivo ai 998 metri di Sestola. Innanzitutto il vincitore. Il giovane Giulio Ciccone (21 anni) della Bardiani CSF che, al primo anno da professionista e quindi al primo Giro d'Italia, ha avuto la forza e il coraggio per liberarsi dei compagni di fuga e arrivare in solitaria al traguardo della 10° tappa da Campi Bisenzio a Sestola dopo 219 chilometri tutti su e giù. Ciccone (una giovane scoperta della famiglia Reverberi, talent scout del ciclismo italiano) si è imposto lasciando intravvedere doti di ottimo livello. Se confermerà quanto visto ieri sulle strade dell'Appennino nei prossimi anni potrà imporsi tra i protagonisti delle corse a tappe.

    L'altra sorpresa della giornata è il ritiro dello spagnolo Mikel Landa costretto a gettare la spugna e risalire sull'ammiraglia dopo una settantina di chilometri per un malessere gastrointestinale. Alla partenza il capitano del team Sky era pronosticato tra i più accreditati pretendenti al successo finale. È invece crollato a tre chilometri dall'arrivo Gianluca Brambilla: la maglia rosa ora è passata sulle spalle del compagno di squadra, il lussemburghese Bob Jungels. Mi è sembrata piuttosto strana, e di difficile interpretazione, la gestione tattica da parte della Etixx-Quick Step che ha spinto Brambilla a “tirare” nell'ultima salita per Jungels. Forse il lussemburghese è considerato più competitivo per la graduatoria generale.

    Per il resto si sono visti soltanto piccoli scambi di colpi tra i big. Alejandro Valverde ha rosicchiato 4 secondi a Vincenzo Nibali scavalcandolo in classifica. È poca cosa, ben s'intende, ma può essere un segnale per il corridore siciliano. Un giudizio più preciso va, comunque, sospeso in attesa delle grandi salite. Arrivati al 10° giorno di corsa, comincia la “pulizia” nella classifica generale: ieri, per esempio, è ulteriormente precipitato l'olandese Tom Dumoulin che ritroviamo al 29° posto con oltre 11 minuti e mezzo di ritardo dalla maglia rosa. Già le prossime tappe potrebbero fare ulteriore chiarezza tra gli aspiranti alla vittoria finale.

    Oggi tappa per velocisti (227 chilometri da Modena ad Asolo) salvo che a 20 chilometri dal traguardo il gran premio della montagna di 4° categoria potrebbe tagliare fuori qualche sprinter. Sulla carta il tedesco André Greipel parte favorito.

    Vorrei fare un'ultima considerazione sulla tappa di ieri. Il malessere di qualche corridore all'indomani di uno stop può suscitare qualche dubbio su quanto accade nel giorno di riposo.

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