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L’ultimo saluto a Pannella, oggi la sepoltura a Teramo

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omaggio al guerriero dei diritti

L’ultimo saluto a Pannella, oggi la sepoltura a Teramo

Lo hanno atteso per applaudirlo, come si accoglie un figlio che torna da lontano. Quando il carro funebre, all'una e un quarto della notte, è arrivato nella piazza del municipio, a Teramo dove c'erano un migliaio le persone ad attendere Marco Pannella. Poi questa mattina la camera ardente allestita nella Sala consiliare del Comune e nel pomeriggio la tumulazione della salma nel cimitero di Teramo. Tanti conoscenti e amici sono giunti per l’ultimo saluto al leader politico.

Ieri il saluto d Roma a piazza Navona dove sono stati celebrati i funerali laici. È stato proiettato un video che ne riassumeva vita e battaglie politiche. Tanta musica jazz e interventi di amici e militanti. Sul palco per alcuni minuti è salita anche una delegazione dei detenuti di Rebibbia, che ha esposto uno striscione di ringraziamento, mentre ai piedi del palco sono tante le corone di fiori inviate per il funerale: tra queste, quella del ministro della Giustizia, Andrea Orlando. Mentre in piazza sventolano le bandiere radicali e quelle della pace, dell'Italia e degli Stati Uniti. Sul palco, tra gli altri, Emma Bonino, Rita Bernardini, Roberto Giachetti.

Bonino, alcuni omaggi puzzano di ipocrisia
Pannella nel corso della sua vita «è stato soprattutto irriso e deriso, quando no vilipeso, e penso che alcuni omaggi postumi puzzano di ipocrisia lontano un miglio» ha sottolineato l'ex ministro degli Esteri e storica leader radicale, Emma Bonino, dal palco di Piazza Navona. Parole accolte dal lungo applauso delle centinaia di persone che assistevano al funerale laico di Marco Pannella.
«Amateci di meno, votateci di piu'. E non l'avete mai fatto» ha detto la Bonino, dal palco rievocando le parole del leader radicale scomparso.
«Lo potete fare gia' da adesso- ha aggiunto la Bonino - voi cittadini romani potete pagarvi il lusso di mandare i radicali, controllori, mastini in Parlamento. In qualche consiglio comunale dove ci sono le liste». «Non saremo la soluzione- ha poi concluso - eppure in 50 anni non abbiamo mai avuto un indagato. E non perche' siamo onesti ma perche' viviamo la politica come servizio».

Nella notte era toccato al partito Radicale rendergli omaggio con una veglia in via di Torre Argentina. E oggi è invece la giornata del funerale laico in uno dei luoghi simbolo delle battaglie pannelliane. Domenica l'ultimo viaggio verso Teramo, sua città natale, dove Pannella verrà sepolto nel pomeriggio accanto alla tomba dei genitori e del nonno, dopo una seconda camera ardente allestita nella sala del consiglio comunale.

Ieri iI vertici delle istituzioni e gli amici di una vita, i leader di partito, i monaci tibetani, i giovani militanti: il caleidoscopico mondo che ha segnato la vita di Marco Pannella si è riversato, per un pomeriggio, a Montecitorio dove è stata aperta ieri alle 15.30 la camera ardente nella sala Aldo Moro. In migliaia sono giunti per l'ultimo saluto al politico, morto ieri all'età di 86 anni, che ha segnato e cambiato la storia italiana attraverso le sue battaglie civili.

Tra i primi ad arrivare ieri pomeriggio il presidente del Consiglio Matteo Renzi (ricevuto all'ingresso dalla presidente della Camera Laura Boldrini), i candidati a sindaco di Roma, Roberto Giachetti ex radicale e ora Pd, e Giorgia Meloni (Fdi), la ministra Marianna Madia, oltre a Mirella Parachini, la compagna di una vita.

A rendere omaggio a Pannella anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, accompagnato dal presidente del Senato Pietro Grasso e dalla presidente della Camera Laura Boldrini, nonché il presidente emerito Giorgio Napolitano. Folta la delegazione dei radicali. Tra gli altri, l’ex ministra degli Esteri Emma Bonino, Maria Antonietta Farina Coscioni, il candidato sindaco di Milano Marco Cappato. Alla camera ardente anche l'ex sindaco di Roma Francesco Rutelli con la moglie Barbara Palombelli. E ancora, il leghista Roberto Calderoli e la leader della Cgil Susanna Camusso: Per i cinquestelle, il capogruppo Michele Dell'Orco e il deputato Malnio Di Stefano. Tanti i cittadini comuni, in fila pazientemente ad aspettare il loro turno.

Camera ardente a Montecitorio
La camera ardente è rimasta aperta ai cittadini fino alle 22. Poi il feretro è stato trasferito nella storica sede del partito radicale, a via di Torre Argentina, per una veglia notturna. Oggi tra le 14 ealle 22 a piazza Navona la cerimonia di commiato, una sorta di funerale laico che precederà l'ultimo viaggio verso Teramo, sua città natale, dove Pannella verrà sepolto nel pomeriggio di domenica accanto alla tomba dei genitori e del nonno, dopo una seconda camera ardente allestita nella sala del consiglio comunale.

Boldrini: Italia perde combattente diritti civili
«L'Italia ha perso un combattente per i diritti civili un uomo che ha aiutato la nostra società ad evolvere». È questo il messaggio lasciato dalla presidente della Camera Laura Boldrini sul libro delle condoglianze posto all'ingresso della camera ardente a Montecitorio per Marco Pannella.

Dalai Lama: «Profonda commozione, prego per lui»
Non si ferma intanto la marea dei messaggi di cordoglio seguiti alla notizia della scomparsa di Pannella, annunciata da Radio Radicale - la “sua” radio – nel primo pomeriggio di ieri. «Il Dalai Lama appresa la notizia della morte di Marco Pannella ha espresso profondo dispiacere, si è rattristato e ha pregato per lui», ha spiegato questa mattina Tenzin Taklha, segretario del premio Nobel per la pace Tenzin Gyatso, XIV Dalai Lama. «Il Dalai Lama è all'estero in questo momento - ha aggiunto Tenzin Taklha - e ha chiesto a tutti di pregare per Pannella». Il leader spirituale del popolo tibetano il 14 marzo scorso aveva inviato un messaggio al leader radicale nel quale esprimeva il suo dispiacere per l'aggravarsi delle sue condizioni di salute.

Lettera a Francesco: «Amo tuo Vangelo degli ultimi»
L’attenzione di Pannella al mondo dello spirito, che si rifletteva nell’amicizia e nel confronto con molti leader spirituali delle varie religioni, trova conferma anche nella lettera che il leader radicale scrisse a Papa Franncesco il 22 aprile scorso, in occasione della visita del Pontefice all’isola di Lesbo per esprimere la sua solidarietà ai migranti in fuga dal Medio Oriente. «Caro Papa Francesco, ti scrivo dalla mia stanza all'ultimo piano - vicino al cielo - per dirti che in realtà ti stavo vicino a Lesbo quando abbracciavi la carne martoriata di quelle donne, di quei bambini, e di quegli uomini che nessuno vuole accogliere in Europa. Questo è il Vangelo che io amo e che voglio continuare a vivere accanto agli ultimi, quelli che tutti scartano», si legge nella missiva destinata a Bergoglio di cui da oggi notizia il settimanale Famiglia Cristiana con un tweet

che rimanda a un articolo pubblicato sul sito. In fondo alla lettera, un post scriptum: «Ho preso in mano la croce che portava monsignor Romero, e non riesco a staccarmene».

Manconi: «Portò il corpo nella politica»
«Pannella, e con lui il Partito Radicale, ha inserito nella politica italiana la corporeità», ha sottolineato invece il senatore dem Luigi Manconi, presidente della Commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani, intervistato questa mattina a “Voci del Mattino” (Radio1 Rai). «Il corpo in tutte le sue declinazioni- ha aggiunto-: i digiuni, con il corollario di ironie che li accompagnava, l'esibizione dei corpi nelle manifestazioni politiche, l'attenzione per il corpo che soffre, che è prigioniero nelle carceri o che muore. Era questa la sua profonda ispirazione: la politica deve partire dal corpo, perchè è lì che risiedono i bisogni da ascoltare e i diritti da tutelare»

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