Lifestyle

Dossier Nieve domina (solitario) sulla montagna

  • Abbonati
  • Accedi
    Dossier | N. 23 articoliGiro di parole

    Nieve domina (solitario) sulla montagna

    Nieve (Space24)
    Nieve (Space24)

    È stata la giornata del riscatto dello squadrone inglese del team Sky, dopo un inizio di Giro d'Italia piuttosto deludente e il ritiro del suo capitano Mikel Landa. Sul traguardo friulano di Cividale ha trionfato un altro Mikel: è il corridore basco Nieve al secondo successo nella corsa rosa dopo quello del 2011.

    Nieve è uno scalatore solido e, ieri, nella prima vera tappa (da Palmanova a Cividale) con pendenze severe e quattro gran premi della montagna ha tagliato il traguardo al termine di una fuga solitaria di una cinquantina di chilometri. Braccato dagli inseguitori in forcing nell'insidiosa discesa finale di Valle è riuscito a conservare oltre 40 secondi di vantaggio su Giovanni Visconti e un minuto e 17 secondi sul gruppo dei migliori che Vincenzo Nibali ha regolato in volata riuscendo a strappare 4 secondi di abbuono al suo rivale per la vittoria finale, Alejandro Valverde. Nel gioco dei “piccoli” distacchi e degli abbuoni la maglia rosa ha cambiato padrone: dal rappresentante del piccolo Lussemburgo, Bob Jungels è passata sulle spalle del rappresentante del Costarica (credo l'unico nel mondo delle due ruote), Andrey Amador. Un segnale interessante della mondializzazione di questo sport. Il Paese del Centro America è noto dal punto di vista calcistico, ma certamente non sapevo di una tradizione ciclistica. Ad ogni modo Amador si sta muovendo molto bene in questo Giro d'Italia, si tratta solo di vedere se resisterà fino in fondo. I distacchi in classifica generale sono minimi e i primi cinque corridori sono compresi entro il minuto. Quella di ieri è stata una giornata positiva per Nibali che, in un gioco molto tattico con Valverde, ha cercato qualche attacco e recuperato 4 secondi nella volata finale.

    Altro protagonista Visconti che, costretto a inseguire, ha dato più volte l'impressione di poter rientrare svantaggiato però dalla caduta a Montemaggiore dopo essersi urtato con un altro corridore. Va riconosciuta la determinazione e il coraggio del corridore della Movistar a non mollare nell'inseguimento di Nieve. Un altro ciclista sempre presente nei momenti decisivi della tappa è il colombiano Esteban Chaves (uomo di punta dell'australiana Orica Greenedge) che potrebbe riservare qualche sorpresa nella settimana conclusiva del Giro. Positiva anche la prestazione di Damiano Cunego impegnato ad aggiudicarsi la maglia di miglior scalatore. Poco brillante e condizione ancora da decifrare per Rigoberto Uran; anche ieri ha perso contatto con il gruppo dei migliori riuscendo poi a riagganciarsi. La frazione friulana del Giro non ha fornito ancora verdetti decisivi. È stata corsa in maniera serrata, sull'ultima salita di Valle i big sono rimasti assieme, l'unico a non reggere il ritmo il lussemburgese Jungels che, infatti, ha perso la maglia rosa e ora è sceso al secondo posto nella classifica generale seguito a una quindicina di secondi da Nibali. Indicazioni più precise sui candidati più seri al successo finale si avrà senz'altro oggi nella prima tappa dolomitica da Alpago a Corvara, un classico del Giro con 6 Gran premi della montagna concentrati negli ultimi 150 chilometri. E se il tempo, come pare, reggerà sarà spettacolo.
    ©

    © Riproduzione riservata