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verso il referendum costituzionale

Referendum: Boschi, se vince «No» verranno altri. Partigiani? Frase strumentalizzata

«Se il referendum dovesse andare male non continueremmo il nostro progetto politico». Lo dice il ministro per le Riforme Maria Elena Boschi a In mezz'Ora. «Il nostro piano B è che verranno altri e noi andremo via» aggiunge la Boschi rispondendo alla domanda di Lucia Annunziata se in caso di sconfitta anche lei fosse disposta a dimettersi.

«L'Anpi sicuramente come direttivo nazionale ha preso una linea, poi ci sono molti partigiani, quelli veri, che voteranno “SI” alla riforma» ha replicato il ministro delle Riforme citando il 97enne partigiano “Diavolo” che ha annunciato che voterà “SI” al referendum. «Anche nell'Anpi molti voteranno “SI” come anche molti nel M5S» ha aggiunto Boschi.

Parole cha hanno registrato le critiche immediate di Pier Luigi Bersani.

Bersani: come si permette Boschi di distinguere tra partigiani?

«Come si permette la ministra Boschi di distinguere tra partigiani veri e partigiani finti? Chi crede di essere?» scrive su Facebook Pierluigi Bersani, replicando alle affermazioni del ministro delle Riforme. «Siamo forse già arrivati - si chiede - a un governo che fa la supervisione dell'Anpi? È evidente che siamo a una gestione politica sconsiderata e avventurista. In nome di una mezza riforma del Senato si rischia di creare una frattura insanabile nel mondo democratico e costituzionale. Ieri Renzi è stato alla Brembo. Spero si sia fatto dare un freno di quelli buoni. E che lo usi subito» ha poi concluso.

Boschi: mia frase strumentalizzata

Nel pomeriggio il ministro ha chiarito. «Vedo evidenti strumentalizzazioni di una mia frase sui partigiani. Non mi sono mai sognata di dare patenti ai partigiani - spiega - né di distinguere tra i partigiani veri o meno veri. Ho solo detto che fra i partigiani che hanno combattuto la Resistenza, fra chi ha fatto la guerra ce ne sono molti, come ad esempio Il Comandante Diavolo Germano Nicolini, 97enne, che hanno annunciato il loro sì al referendum. Credo, insomma, che anche nell'Anpi ci siano sensibilità e scelte diverse, tutte legittime e sacrosante. Si può essere contenti che alcuni dei partigiani che hanno veramente combattuto siano oggi a favore della riforma? Oppure si devono inventare polemiche anche su questo? Tutto qui» ha detto la Boschi.

Comunali: Boschi, non è voto sul governo

In riferimento poi all’imminente primo turno del voto per le comunali, durante l’intervista la Boschi ha sottolineato che non si tratta di un voto al Governo.: «La partita sulle amministrative è importante, e noi del Pd ci stiamo impegnando per sostenere i nostri candidati. Non è voto sul governo. Che vada bene o male, non è un voto sul governo: quello sarà nel 2018» ha sottolineato la Boschi nell’ intervista. «Non è un caso che non sia un voto su un governo, ma sui candidati di quelle città. Ad esempio, a Roma io appoggio Giachetti, mentre la mia amica Beatrice Lorenzin appoggia Marchini», aggiunge. Amministrative e referendum costituzionale «sono due partite da tenere distinte» ha concluso la Boschi.

Verdini? Alleanze fatte a livello locale
«Le alleanze vengono fatte a livello locale. Tanto è vero che in alcune città Ala è nostra alleata, in altre no. Sceglieranno i cittadini, sceglieranno quelli di Napoli» afferma il ministro delle Riforme rispondendo alla domanda se non danneggiasse il Pd l'alleanza con Ala.

«Capisco che Verdini sia il leitmotiv che torna spesso - aggiunge - Verdini, tra l'altro, quando era a votare il governo Letta non aveva tutte queste implicazioni. Può non essere alleato del Pd solo se c'è un risultato netto del Pd che, lo ricordo, non ci fu con Bersani che prese il 25%».

Legge Elettorale, Boschi: Italicum funziona, non sarà cambiato

L'Italicum non sarà cambiato ha spiegato il ministro delle Riforme.

A Lucia Annunziata che le chiedeva se potrà essere modificata la legge elettorale, la Boschi ha risposto: «No, la legge elettorale l'abbiamo votata ed è una legge elettorale che funziona. Una legge elettorale che dà il premio alla lista e non alla coalizione garantisce stabilità ed evita che ci siano nuovamente governi tecnici e balneari».

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