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Conti pubblici, Padoan: debito Italia scenderà molto rapidamente

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ecofin a bruxelles

Conti pubblici, Padoan: debito Italia scenderà molto rapidamente

«Il debito pubblico italiano si è stabilizzato, ha smesso di crescere e non potrà stare fermo per molto tempo, scenderà rapidamente». Lo ha assicurato il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, all’Ecofin a Bruxelles, confermando come il governo preveda ancora la discesa del debito già quest'anno. Nel Def di aprile il governo stima che il rapporto debito/Pil scenderà dal 132,7% del 2015 al 132,4% quest’anno, per poi calare al 130,9% nel 2017, al 128% nel 2018 e al 123,8% nel 2019.

Padoan: debito italiano scenderà rapidamente
Secondo le ultime stime della Commissione Ue il debito pubblico italiano comincerà a scendere solo nel 2017, un anno dopo il previsto, ma il ministro da un lato ha ricordato che «rispetto a qualche mese fa l'inflazione in italia si è rivelata più bassa di quella attesa e quindi la crescita nominale è molto più bassa, ed è la crescita nominale, non la reale, che determina la dinamica del debito». Dall’altro lato ha aggiunto però: «Continuiamo a prevedere per il 2016 l'inizio della discesa del debito e questo dipende da una diversa valutazione che noi facciamo in tema di privatizzazioni rispetto a quella delle istituzioni internazionali». Va ricordato che anche il Fmi ha definito «difficile» il calo del debito italiano già da quest'anno.

Padoan: se in linea con regole, flessibilità nel 2017
Padoan ha spiegato inoltre che «l'Italia ha una condotta di politica di bilancio in linea con le regole Ue sia in termini di vincoli che di opportunità e se l'Italia, come ha dimostrato in queste settimane, è in linea con i requisiti necessari per ottenere la flessibilità, continuerà a chiedere la flessibilità». Ma, ha avvisato Padoan, bisogna «capire in futuro quale uso farà la Commissione europea di tali strumenti», uno scenario questo « ancora da chiarire».

“Continuiamo a prevedere per il 2016 l'inizio della discesa del debito ”

Pier Carlo Padoan 

«Accordo sulla Grecia successo importante e incoraggiante»
Quanto all’accordo Ue sulla Grecia (ok a 10,3 miliardi di aiuti e taglio del debito dal 2018, ndr), si tratta di «un successo importante sia per la Grecia che per l'Ue». Padoan ha giudicato «più che sufficiente» la soluzione scelta di un “reprofiling” del debito. E ha spiegato: «Grazie al riscadenzamento, la Grecia è sul sentiero di sostenibilità a patto che si implementino in modo chiaro le misure sia strutturali che di aggiustamento». L'importante, ha spiegato il ministro, è «che ci sia un accordo su cui tutte le parti dicano che sia sostenibile».

«Lotta a evasione richiede risposta unitaria»
Nel pomeriggio, nel suo intervento alla cerimonia di avvicendamento del comandante generale della Guardia di Finanza (Giorgio Toschi prende il posto di Saverio Capolupo, ndr), Padoan ha parlato di lotta all'evasione, che « esige una risposta globale, unitaria ed efficace dell'Amministrazione nel suo complesso». E ha ricordato che grazie alle strategie adottate c'è stato «un recupero stabile di risorse che favorirà la riduzione della pressione fiscale». Nel 2015, ha ricordato il ministro, sono stati recuperati, 14,9 miliardi con un aumento del 4,9% rispetto al 2014.

Toschi: evasione e sprechi nostri storici nemici
Il sommerso, l'evasione e l'elusione fiscale, gli sprechi del denaro pubblico, le frodi finanziarie, il riciclaggio e la criminalità economica organizzata sono «i nostri storici nemici che combattiamo efficacemente con le altre forze di polizia». Così il nuovo comandante della Guardia di Finanza, il gen. Giorgio Toschi ha elencato le sfide che attendono il Corpo. Sfide che, ha aggiunto il generale, che si è insediato oggi prendendo il posto del generale Saverio Capolupo, la Guardia di Finanza deve affrontare «dimostrando di saperci rinnovare nel rispetto delle tradizioni e continuando ad operare ispirandoci a quegli antichi ed immutabili valori quali il coraggio, lo spirito di sacrificio, la lealtà istituzionale, la trasparenza ed il desiderio di renderci utili alla collettività».

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