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Ma a vincere la Premier è il «povero» Leicester

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Ma a vincere la Premier è il «povero» Leicester

  • –di G.D.

E il Leicester dov’è? Nella classifica del valore dei 32 principali club europei di calcio non c’è la piccola squadra allenata da Claudio Ranieri che ha vinto, a sorpresa, la Premier League di quest’anno. Ci sono sette club inglesi, ma il vincitore del campionato più ricco del mondo è assente. «Non abbiamo inserito il Leicester perché non era tra i primi 50 club europei per ricavi né tra i primi 50 club per il coefficiente Uefa degli ultimi cinque anni», spiega al Sole 24 Ore Andrea Sartori, il partner di Kpmg e Global head of sports che ha guidato lo studio. I dati economici e sportivi dello studio riguardano la stagione terminata il 30 giugno 2015.

Il Leicester City Fc compare nell’ultima rassegna della Deloitte che ordina le squadre secondo i ricavi, con un fatturato di 137 milioni di euro al 30 giugno 2015 era 24mo in Europa. Per vedere l’effetto Ranieri sui conti bisognerà attendere i prossimi studi, tra un anno o forse due, quando verranno censiti anche i ricavi della prossima Champions League.

Da calcolare anche l’ascesa di popolarità e il potenziale della “povera” squadra della provincia inglese. Lo studio sul valore d’impresa fatto da Kpmg parte da un multiplo sui ricavi, ma lo adatta ad ogni club tenendo conto di cinque parametri, come spiegato nell’articolo a fianco, tra i quali c’è la popolarità. Questa viene misurata in base ai social media, in particolare i «follower» su Facebook. Il club europeo che ha il numero più alto di «seguaci» su Facebook è il Barcellona con 92 milioni, quindi Real Madrid 88 milioni, Manchester United 69 milioni. In Italia la squadra con il maggior numero di «follower» su Facebook, fa notare Sartori, è il Milan con 25 milioni, davanti alla Juventus (22 milioni), probabilmente per il maggior numero di Champions League vinte. Terza l’As Roma con 7 milioni di seguaci, poi l’Inter con 5,8 milioni.

La popolarità, osserva Sartori, è un indicatore del potenziale commerciale che può sprigionare valore per una squadra. Kpmg fa notare che il valore d’impresa dei 32 principali club europei, pari a 26,3 miliardi, è solo il 28,4% del valore d’impresa di Nike (92,5 miliardi), circa il 43% più alto di quello di Adidas (18,3 miliardi) e oltre dieci volte quello di Puma (2,5 miliardi). Le 32 squadre hanno però molti più «follower» su Facebook: 589 milioni, contro i 67 milioni dei tre «stakeholder industriali chiave» del calcio, Nike, Adidas e Puma. «Questo _ secondo Sartori _ significa che c’è un notevole potenziale di crescita commerciale per le maggiori squadre di calcio».

Tornando all’assenza del Leicester nella classifica del valore dei 32 principali club europei, Kpmg sottolinea che «nel calcio c’è una bassa correlazione tra l’investimento diretto in una squadra e il successo sportivo. Il successo del Leicester in Premier League quest’anno dimostra che il successo sportivo _ per fortuna _ non può essere comprato».

Nel calcio dei super ricchi c’è una speranza per tutti. O quasi. Lo spera anche l’Atletico Madrid (valore 592 milioni) che dopodomani sfida il Real Madrid (valore 2.905 milioni) in finale di Champions League.

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