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Stepchild, Pg Cassazione: decidano sezioni unite o dire no a richieste…

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Stepchild, Pg Cassazione: decidano sezioni unite o dire no a richieste di coppie omosessuali

Arriva per la prima volta al pettine della Corte di Cassazione il nodo della stepchild adoption, e in particolare l'adozione da parte di una donna della figlia biologica, nata nel 2009, della sua compagna. Dopo due sentenze a favore di una coppia di donne sposatesi in Spagna, una delle quali è la mamma biologica di una bambina di sette anni, la procura della Suprema Corte ha chiesto oggi ai giudici della prima sezione civile di passare la parola alle sezioni unite civili. O, in alternativa, di accogliere il ricorso della procura di Roma che si oppone alla domanda di adozione da parte della coppia già autorizzata dal Tribunale dei minori e dalla sezione minori della Corte d'appello di Roma.

Il Pg Ceroni: «Evitare sentenze Giano Bifronte»
Per il Pg Francesca Ceroni infatti solo le sezioni unite (che nell'ordinamento italiano hanno il compito di garantire una interpretazione uniforme della legge indicando l'indirizzo giurisprudenziale da seguire in caso di contrasto tra le diverse sezioni) «possono evitare che in Italia si crei una situazione a macchia di leopardo» e magari in un tribunale si riconosca la stepchild adoption e in un altro no». Insomma, occorre evitare «sentenze Giano bifronte». Da qui la richiesta di chiedere l'intervento chiarificatore delle sezioni unite o di accogliere il ricorso della procura di Roma che dice no all'accoglimento della domanda di adozione “non legittimante” della minore da parte della partner stabilmente convivente con la madre (la cosiddetta “adozione in casi particolari”). Il sostituto procuratore generale ha poi evidenziato come la legge n. 76/2016 sulle unioni civili (il cosiddetto ddl Cirinnà appena approvato dal Parlamento) non si occupi di stepchild adoption, le cui norme sono state stralciate nel corso dell'iter parlamentare, e che la legge 184/1983 su adozione e affidamento dei minori «alla quale si può al momento fare riferimento si occupa solo di infanzia abusata, abbandonata, maltrattata e di genitori in difficoltà. Qui invece abbiamo il caso di una bambina amata e curata dal genitore biologico».

Sul famiglie omogenitoriali »nessuna tendenza europea»
Nella sua requisitoria, il Pg ha messo in evidenza che sul tema delle adozioni omogenitoriali «non esiste una tendenza europea. Non c'è un filo rosso comune: la tesi molto diffusa per cui i minori che crescono in famiglie omogenitoriali non sono svantaggiati rispetto a bambini che crescono con coppie eterosessuali, sarebbe messa in discussione da studi sociologici». «Stiamo parlando di un tema sul quale tutta Italia si interroga - ha osservato - e su cui il Parlamento sta legiferando avendo stralciato la questione delle adozioni dal ddl Cirinnà. Non ci possono più essere oscillazioni, reitero la richiesta di rimessione alle sezioni unite o in subordinato l'accoglimento del ricorso della Procura di Roma» che si oppone, nonostante due sentenze favorevoli, alla stepchild adoption a favore della coppia di donne sposatesi in Spagna.

«Questione rilevante»: decisione attesa «in tempi brevi»
Trattandosi di una sentenza civile, il verdetto della Cassazione si conoscerà soltanto contestualmente al deposito delle motivazioni, attese comunque, fa sapere una nota diffusa nel pomeriggio dalla Prima sezione civile della Cassazione presieduto da Salvatore Di Palma, «in tempi brevi» data la «rilevanza delle questioni trattate». Secondo fonti interne al Palazzaccio le indicazioni dei giudici di piazza Cavour - che a questo punto non dovrebbe essere una rimessione alle sezioni unite visto che nella nota si parla di «decisione» della «causa» - dovrebbero arrivare nel giro di un mese, di solito il tempo canonico del deposito delle motivazioni di una sentenza civile.

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