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Dossier Capolavoro Nibali, conquista il Giro delle sorprese

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    Dossier | N. 23 articoliGiro di parole

    Capolavoro Nibali, conquista il Giro delle sorprese

    • –di Giorgio Squinzi
    Vincenzo Nibali (LaPresse)
    Vincenzo Nibali (LaPresse)

    Una bella e straordinaria sorpresa. Soltanto quattro giorni fa Vincenzo Nibali era dato per “finito”, sull’orlo del ritiro: invece, con una risalita incredibile nelle ultime due tappe di montagna, ha capovolto le gerarchie del Giro e oggi si presenterà a Torino con la maglia rosa di vincitore del 99° Giro d’Italia. Ancora una volta il ciclismo ha dimostrato di essere uno sport appassionante capace di entusiasmare (e sorprendere) con i suoi continui capovolgimenti e cambi di maglia rosa. Quest’anno si è deciso negli ultimi 10 chilometri della penultima tappa a poco più di 160 chilometri dal traguardo conclusivo di Torino. Non erano bastati 3.300 chilometri di corsa per un verdetto definitivo (o quasi).

    Nibali, ancora una volta, ha dimostrato che continuità e tenuta, nell’ultima settimana del Giro, sono gli elementi decisivi per prevalere sugli avversari. Il siciliano ha aspettato l’ultima grande montagna (il Colle della Lombarda a 2.350 metri) per sferrare l’attacco a 4 chilometri dalla vetta. Deve essere riconoscente al compagno di squadra Michele Scarponi che ha alzato progressivamente il ritmo e con un forcing serrato ha sfiancato la maglia rosa (il colombiano Esteban Chaves), per staccarlo al Gran premio della montagna. In discesa i distacchi comparati davano Chaves in riavvicinamento (fino a 43 secondi di ritardo) ma poi ha ceduto nello strappo finale verso Sant’Anna di Vinadio.

    Va detto che nelle ultime giornate della corsa l’Astana, la squadra di Nibali, ha confermato di essere la più forte assicurando un supporto determinante al successo del corridore italiano. Bisogna, d’altra parte, riconoscere che la sua è stata un’azione da manuale del tutto inaspettata soltanto qualche giorno fa quando non sembrava nella condizione ideale per competere con gli altri pretendenti.

    Degli avversari più accreditati va sottolineata la buona tenuta (cosa che non avveniva in passato) dello spagnolo Alejandro Valverde che guadagna la terza posizione nella classifica generale a 1 minuto e 17 secondi alle spalle di Chaves. Buone le prestazioni di alcuni promettenti atleti di classifica: da Rafal Majka a Bob Jungels per non parlare di Steven Kruijswijk fermato nella corsa al successo finale dalla caduta di giovedì. A dimostrazione di un Giro equilibrato e spettacolare.

    Una considerazione conclusiva. Mi ha colpito l’abbraccio dei genitori di Chaves a Nibali pochi metri dopo il traguardo a riprova della loro sportività e di quella di tutto il mondo del ciclismo. Un siparietto degno di nota.

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