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Padoan: «Nel 2017 giù l’Ires e spiragli per…

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IRES giù DAL 2017, IRPEF in forse

Padoan: «Nel 2017 giù l’Ires e spiragli per l’Irpef. Gli 80 euro ai pensionati? Spazi non infiniti»

Il governo procederà a una revisione delle tax expenditures ma all'interno «di una politica generale di riduzione delle tasse». Nell’intervista durata circa 30 minuti al direttore di SkyTg24 Sarah Varetto il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan ha confermato che si «continuerà a tagliare le tasse». La «politica di fissazione delle aliquote delle agevolazioni fiscali - ha aggiunto - è redistributiva. Ci sono - ha spiegato - in questo grande cestino tante cose accumulate nel tempo, c'è l'opportunità di semplificare il sistema e aumentare il reddito disponibile» con particolare attenzione alle famiglie a basso reddito.

Il ministro ha poi commentato i dati Ocse diffusi in mattinata e le dichiarazioni del Governatore di Bankitalia, Ignazio Visco,

secondo il quale la crescita italiana sarebbe ancora “deludente” che hanno rivisto al ribasso le stime sull’Italia. «No, non sono preoccupato - ha detto - sono incoraggiato anzi. La crescita accelera, sarà maggiore l'anno prossimo. L'economia italiana ha svoltato. Certo non sono soddisfatto. Il governo farà di più e proseguirà a tagliare le tasse».

«Noi - ha continuato Padoan - ci impegniamo a tagliare le tasse che già sono state deliberate con la legge di Stabilità precedente e a disinnescare le clausole di salvaguardia». E in dettaglio, sull’ipotesi che il governo confermasse il taglio dell'Ires già approvato per il 2017 e lo stop agli aumenti di Iva e accise per 15 miliardi previste a tutela dei conti pubblici, Padoan ha chiarito che l’obiettivo resta quello di «ridurre il deficit e insistere sulla caduta del debito rispetto al Pil».

Non escludo taglio Irpef 2017, se compatibile
«Non escludo niente» ha poi aggiunto a proposito dell'ipotesi di anticipo di taglio dell'Irpef al 2017.

«Quando ci mettiamo a lavorare sulla legge di stabilità prendiamo in considerazione tutte le ipotesi, non ci sono preconcetti ma principi guida di buona gestione, all'interno di questi tutte le ipotesi sono prese in considerazione». Il mestiere del ministro dell'Economia, ha sottolineato «è quello di ricordare che ci sono delle compatibilità» da rispettare.

Pensioni: Padoan, flessibilità è importante
Sulle pensioni e in particolare sulla flessibilità in uscita ha aggiunto il ministro «stiamo vagliando varie ipotesi. Confermo che la flessibilità è un fattore importante e può essere aggredito con il contributo finanziario che arriva dalle banche». Per Padoan l'equilibrio del sistema pensionistico non e' un capriccio ma un'esigenza di finanzia pubblica. «La flessibilità penso sia un elemento importante: andranno valutati gli effetti sul mercato del lavoro. Non e' automatico» che si crei più lavoro ha sottolineato.

Riferendosi poi all'ipotesi di allargare ai pensionati al minimo il beneficio degli 80 euro per il ministro «gli spazi ci sono ma non sono infiniti, ad un certo punto si deve fare una scelta, qualcosa deve restare fuori». Padoan ha chiarito che «il mestiere del ministro dell'Economia è quello di ricordare che ci sono delle compatibilita'. Non dimentichiamo che siamo un paese ad alto debito».

Fs: Padoan, diverse ipotesi, sul mercato entro 18 mesi
E sul debito «conta la dinamica, il debito ha continuato a crescere a causa della recessione, ora sta scendendo e questo e' importante per i mercati». Quanto alle privatizzazioni «sono un contributo importante alla discesa del debito nel momento in cui non sono uno snapshot, ma strumento di valorizzazione come le Poste dimostrano».

Il ministro dell'Economia ha confermato che su Ferrovie «già stiamo lavorando a diverse ipotesi». Lo sbarco sul mercato ha ribadito Padoan «è in programma tra il 2016 e il 2017, nei prossimi 18 mesi, questo è l'ordine temporale».

Parlando infine del referendum sulle riforme istituzionali ha chiarito :«Osservo una cosa banale: se il presidente del Consiglio va a casa tutto il governo va a casa». E rispondendo alla domanda su cosa farebbe nel caso di vittoria del 'no' al referendum costituzionale di ottobre ha aggiunto: «Il mio impegno futuro - aggiunge - è tornare all'università» ma sottolinea come «le riforme hanno un enorme impatto sull'attività economica. Rendono più efficace la politica. E in Italia serve un orizzonte temporale stabile».

“Se il presidente del Consiglio va a casa tutto il governo va a casa”

il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan 

Sanità e spending review: con taglio centrali acquisti già 20% risparmi
La riduzione delle centrali d'acquisto da 33 mila a 35 «si sta traducendo in numeri di risparmi molto significativi, ad esempio sulla spesa sanitaria, per comprare le famose siringhe» ha spiegato Padoan a Sky Tg24 sottolineando che dai primi risultati ufficiosi «si spende il 20% in meno per comprare le stesse cose».

Parlando poi del sistema bancario ha ammesso che senza il fondo Atlante «che è intervenuto nell'aumento di capitale della Popolare Vicenza, si rischiava una crisi di sistema per le banche italiane». Perché gli istituti di credito erano in una situazione di fragilità dovuta anche a «una profonda recessione». Atlante, ha ricordatoPadoan «non è pubblico» ma l'intervento pubblico è arrivato sotto forma delle nuove regole per accorciare i tempi di recupero crediti.

Riguardo poi al referendum britannico previsto il 23 giugno il titolare dell’Economia si è detto preoccupato. La Brexit ha chiarito Padoan «sarebbe un guaio molto serio perche' getterebbe la Gb e l'Europa nell'incertezza. Ci sarebbe anche il rischio di un contagio politico e una minaccia all'integrazione europea».

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