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Mattarella: «Italia ed Europa riconoscenti a Lampedusa»

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migranti: l’Europa inizia a Lampedusa

Mattarella: «Italia ed Europa riconoscenti a Lampedusa»

«L’Italia e l’Europa sono debitori di riconoscenza a Lampedusa per le vite salvate, per l’accoglienza data a chi fugge da fame e guerre». Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando nella piazzetta di Lampedusa. A Lampedusa, ha detto il capo dello Stato, si vede «il volto migliore d’Europa». Mattarella ha sottolineato che «nessuno può pensare di lasciare l’Italia e Lampedusa sole davanti a questi drammi».

“Nessuno può pensare di lasciare l’Italia e Lampedusa sole davanti a questi drammi”

Sergio Mattarella, presidente della Repubblica 

Favour è «ormai necessariamente italiana»
Poi ha ricordato Favour, la piccola nigeriana di 9 mesi sbarcata orfana a Lampedusa qualche giorno fa, e ha detto che «è ormai necessariamente italiana». Il presidente della Repubblica ha ringraziato gli abitanti dell’isola, che non si sono fermati davanti alle difficoltà e hanno aiutato i migranti e anche «i tanti uomini delle istituzioni che operano con dedizione, senso del dovere e senso etico per salvare tante vite umane». Il capo dello Stato ha parlato di questi uomini come di «eroi della vita quotidiana. Grazie a loro abbiamo evitato che il Mediterraneo fosse un grande cimitero, anche se a volte questo purtroppo è avvenuto».

È stato accolto da Samuele, il piccolo protagonista di “Fuocoammare”
Mattarella, è stato accolto a Lampedusa da un piccolo ambasciatore dell’isola, Samuele, il giovanissimo interprete di “Fuocoammare”, il documentario di Gianfranco Rosi, che ha vinto l’Orso d’oro per il miglior film al Festival di Berlino, raccontando proprio la tragedia degli sbarchi di migranti sull’isola. Con le autorità di Lampedusa e della Sicilia , il giovanissimo attore ha atteso il presidente della Repubblica davanti al nuovo museo dell’accoglienza per salutarlo e ringraziarlo della visita a Lampedusa, che da anni è il primo approdo delle barche di disperati che giungono dall’Africa. Il capo dello Stato è stato in mezzo alla gente di Lampedusa: centinaia i cittadini venuti a salutare Mattarella che si è concesso anche diversi selfie con alcuni ragazzi. Un cittadino gli ha regalato un cesto con prodotti locali, dalla bottarga al tonno sott'olio.

Al centro di accoglienza il capo dello Stato ha incontrato alcuni migranti
Mattarella ha incontrato alcuni migranti alcuni ospiti del centro di accoglienza dell’isola, che al momento ospita 214 persone, in particolare donne e bambini provenienti dal Corno d'Africa. Prima di ripartire per Roma il presidente della Repubblica ha voluto ringraziare i volontari e gli uomini delle forze dell’ordine che si occupano del soccorso e dell’accoglienza dei migranti: «siamo orgogliosi di quello che fate», ha detto.

Alla Porta d’Europa
Alla Porta d’Europa di Lampedusa, vicino al porto dell’isola maggiore delle Pelagie, il capo dello Stato, mentre suonava il Silenzio, ha deposto una corona d’alloro. Mattarella si è fermato per alcuni istanti davanti alla scultura dell'artista Mimmo Paladino, porta d’accesso simbolico all’Europa. «L’Europa inizia da qui» si leggeva su uno striscione appeso dai lampedusani lungo il percorso che Mattarella ha fatto a piedi. «Benvenuto nell’isola dell’accoglienza», recita un altro. Il capo dello Stato nel pomeriggio inaugurerà il Museo della fiducia e del dialogo, accompagnato dai ministri dell’Interno, Angelino Alfano, e dei Beni culturali, Dario Franceschini e dal sindaco Giusy Nicolini.

Mattarella alla Porta d'Europa di Lampedusa

Il museo della fiducia vuole parlare a tutto il Mediteraneo di aiuto e cooperazione
«Sono qui a Lampedusa per inaugurare questo museo perché la cultura unisce i popoli e rappresenta uno strumento di incontro decisivo», ha detto il capo dello Stato, Sergio Mattarella, inaugurando il museo della fiducia. Per questa inaugurazione sull’isola sono giunte opere importanti dagli Uffizi, come «L’amorino dormiente» di Caravaggio e una maschera punica dal Museo del Bardo di Tunisi. Il museo, dedicato alla fiducia e al dialogo, vuole parlare a tutto il Mediterraneo, sottolineando il valore dell’aiuto e della cooperazione, a pochi giorni dalla riunione del Consiglio Ue che dovrà decidere nuove misure dopo la doppia proposta italiana del Migration Compact e della Migration Compact 2.0 che prevede una sorta di piano Marshall per i Paesi di origine e transito dei flussi dei migranti in Africa.

Si continua a morire nel Mediterraneo
E si continua a morire nel Mar Mediterraneo. Una carretta del mare con a bordo centinaia di migranti è affondata al largo delle coste di Creta: secondo l’Oim, l’Organizzazione internazionale per le migrazioni, erano almeno 700 i migranti a bordo. Almeno quattro corpi sono già stati recuperati, 340 migranti sono già in salvo, ma centinaia mancano ancora all’appello. Almeno 117 corpi senza vita, in acqua o riversi sulla spiaggia, sono stati trovati lungo un tratto di costa libica, vicino la località di Zuara, a 120km dalla capitale Tripoli.

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