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Amministrative, alle 19 affluenza al 46%. Si vota fino alle 23

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Amministrative, alle 19 affluenza al 46%. Si vota fino alle 23

(LaPresse)
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Affluenza al 46% alle 19, quando mancano quattro ore alla chiusura delle urne per le elezioni amministrative che oggi potrebbero segnare uno snodo importante per la politica nazionale. Il dato, diffuso alle 19 dal Viminale sull’affluenza media si riferisce a 1.274 Comuni sui 1.342 interessati alle elezioni (dalla rilevazione sono escluse le comunali in corso nelle regioni autonome Friuli Venezia e Sicilia): alle 19 la percentuale registrata è stata pari al 46,01% degli aventi diritto (che alle 12 era stata del 17,99%). Alle precedenti amministrative si era fermata al 37,53% su scala nazionale, ma si votava in due giornate.

Roma al 39,39%, Milano sopra il 42%
Se alle 12 l’affluenza rilevata a Roma è stata del 14,12%, alle 19 è salita al 39,39 per cento. A Milano si è passati dal 16,13 al 42,43 per cento. A Torino a mezzogiorno erano andati a votare il 14,05% degli elettori, alle 19 il 41,31 per cento. A Bologna dal 19,9% di mezzogiorno si è passati al 46,44% delle 19. A Cagliari dal 18,12 al 40,16%, a Napoli dal 15,18 al 37,99% e a Trieste dal 18,8% al 42,27 per cento. Nelle precedenti elezioni amministrative alle ore 12 la percentuale dei votanti si era attestata al 12,93% ma, nella gran parte dei Comuni al voto le urne erano state aperte per due giorni, domenica e lunedì fino alle ore 15. Un po’ meglio il dato sull’affluenza rilevato alle 19 nei 18 capoluoghi di provincia chiamati al voto: 58,39% a Benevento (era il 24,74% alle 12), 46,88% a Carbonia (contro il 21,95% delle 12), 50,34% a Caserta (alle 12 21,07%), 54,6% a Cosenza (contro il 23,43% delle 12), 54,16% a Crotone (era il 21,85% alle 12), 49,49% a Grosseto (dal 21,77% delle 12), 51,14% a Isernia (19,63% alle 12), a Latina 53,4% (contro il 22,36% di mezzogiorno), 46,45% a Novara (dal 17,1%), 46,12% a Olbia (dal 19,97%), 50,02% a Pordenone (dal 21,34%), 45,06% a Ravenna (dal 19,40%), 41,04% a Rimini (dal 17,10%), 43,84 a Salerno (dal 16,23%), 50,28% a Savona (dal 21,09%), 45,93% a Varese (dal 17,49%) e 46,21% a Villacidro (dal 21,86%). Il dato finale sull’affluenza è previsto alle 23, alla chiusura delle urne.

Alle 12 affluenza al 17,99%

Urne aperte dalle 7 alle 23
Le urne si sono aperte questa mattina alle 7 in oltre 15mila sezioni elettorali per l'elezione diretta di sindaci, Consigli comunali e Consigli circoscrizionali di 1.342 Comuni in tutta Italia, tra cui 7 capoluoghi di Regione e 18 di provincia. Le votazioni proseguiranno fino alle 23 di questa sera: a quell'ora, chi si troverà dentro o in prossimità del seggio elettorale potrà comunque votare. Subito dopo si darà inizio allo scrutinio dei voti, che dovrà essere completato nel giro di 12 ore.

Incognita astensionismo
A dominare la giornata è soprattutto l’incognita astensionismo, scelta che ha dominato le elezioni regionali dello scorso anno, e che in questa occasione potrebbe risultare decisivo condizionando il risultato elettorale soprattutto a Milano, Torino, Roma, Napoli e Bologna. In queste cinque grandi città la sfida è più aperta che mai: qui a decidere, a meno di colpi di scena, sarà probabilmente l’eventuale turno di ballottaggio - previsto nei Comuni sopra i 15mila abitanti nel caso nessuno dei candidati sindaco superi il 50% dei voti - che si terrà domenica 19 giugno.

In pista oltre 77mila aspiranti amministratori e 3.602 sindaci
Di tutto rispetto la platea dei candidati in corsa per amministrare gli Enti locali interessati al voto: in pista oltre 77mila aspiranti Consiglieri comunali per 16.604 posti da Consigliere comunale e 5.938 posti in Giunta, distribuiti in ben 4.919 liste elettorali diverse, 3.867 civiche 1.052 dei partiti politici. I candidati sindaci sono invece 3.602, soprattutto uomini: 2.974 contro 628 donne.

Morterone (Lecco) il Comune più piccolo alle urne
Oltre a Milano (in pista 9 candidati, anche se la sfida è soprattutto tra Sala e Parisi), Torino, Roma, Bologna e Napoli (una delle sfide politicamente più interessanti, con il sindaco uscente, Luigi de Magistris, che chiede un secondo mandato dopo una campagna elettorale tutta in chiave anti-renziana) la tornata elettorale riguarda anche città come Cagliari e Trieste, Bolzano, Latina, Novara, Ravenna e Salerno. Si vota anche nei 27 nuovi Comuni istituiti quest'anno, a seguito dei processi di fusione amministrativa (17 nel Trentino Alto Adige, 4 in Emilia-Romagna, 3 in Piemonte, 2 in Veneto e uno in Lombardia). Il Comune più piccolo alle elezioni è Morterone (in provincia di Lecco), che conta soltanto 38 abitanti al 31 dicembre 2014, data dell'ultimo bilancio demografico annuale Istat.

Al voto il 25% degli elettori italiani
Al voto oltre 13 milioni di italiani, oltre il 25% del totale degli iscritti alle liste elettorali nazionali, numeri che fanno di queste elezioni amministrative un evidente test di tenuta per il governo e la maggioranza anche se il premier Matteo Renzi in più occasioni ha chiarito che si tratta di elezioni nelle quali si sceglie la persona che deve governare una città e non il Paese. A Roma, città in forte degrado dove si registra la maggiore distanza dei cittadini dalla politica, occhi puntati sulla corsa al Campidoglio in cui potrebbe affermarsi la favorita della vigilia, la candidata del Movimento 5 Stelle Virginia Raggi, cherappresenterebbe la prima affermazione di livello nazionale del Movimento sul fronte degli Enti locali. La tornata elettorale si preannuncia molto importante anche per il leader di FI Silvio Berlusconi, che punta dichiaratamente a conquistare i «rassegnati delle urne» con l'handicap della “concorrenza” del segretario della Lega Nord, Matteo Salvini, che gioca la carta del voto locale per scalzare l'ex premier alla guida del centrodestra d'opposizione.

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