
Quella francese sarà l’edizione dei Campionati europei di calcio più ricca di sempre. La scelta di allargare la platea delle Nazionali partecipanti alla fase finale da 16 a 24 e quella di centralizzare in capo alla Uefa la vendita di diritti tv ha dato buoni risultati, a dispetto di un ciclo economico generale non certo favorevole nel Vecchio Continente e di una risposta dei broadcaster di alcuni paesi chiave al di sotto delle aspettative.
Nonostante gli scandali che hanno travolto il presidente della Uefa Michel Platini, in una costola dell’inchiesta dell’Fbi americana sulla corruzione all’interno della Fifa, l’organizzazione calcistica europea è riuscita a tenere insieme un pool di top sponsor di alto rango. Dall’Adidas alla Coca Cola, da Carlsberg a Continental, da Hyunday a Mc’Donalds a Orange a Socar.
Gli ultimi arrivati in ordine di tempo sono stati Turkish Airlines e la cinese Hisense. Già da anni main partner dei principali eventi cestistici e rugbistici d’Europa, Turkish Airlines è diventata la prima official airline partner di Uefa Euro 2016. L’intesa prevede l’utilizzo del logo di Turkish Airlines nei dieci stadi francesi in cui si terranno le partite del campionato europeo, mentre la compagnia aerea decorerà le livree dei propri velivoli con disegni e immagini dedicate al torneo. L’accordo è stato siglato a dicembre 2015 a Parigi in una fase di forti tensioni tra la Francia e la Turchia in seguito agli attentati del 13 novembre e ai fischi alla Marsigliese suonata in onore delle vittime prima dell’amichevole Turchia-Grecia, disputatasi a Istambul quattro giorni dopo, alla presenza di Alexis Tsipras e Ahmet Davutoğlu, capi di governo dei due paesi. I tifosi turchi hanno contestato il minuto di silenzio, gridando “Allah Akhbar” durante la commemorazione.
A gennaio 2016 invece la Uefa ha annunciato la prima partnership con una compagnia cinese in 56 anni di storia dei Campionati europei. Hisense, gigante dell’elettronica, sponsorizzerà tutte le competizioni per nazionali sotto l’egida della Uefa fino a dicembre 2017.
Grazie anche agli introiti di questi nuovi accordi, il montepremi messo a disposizione delle 24 Federazioni è salito a 301 milioni di euro. L’Uefa aveva stanziato nelle precedente edizione della Coppa disputata tra Polonia e Ucraina 196 milioni.
I premi saranno assegnati con un criterio di ripartizione meritocratico analogo a quello in voga per la Champions e l’Europa League (per le due competizioni riservate ai club sono stati incassati nella stagione appena conclusa 2,2 miliardi di euro).
Prendere parte ai gironi eliminatori porterà un bonus di otto milioni, inoltre la vittoria di uno dei match assicurerà un milione e il pareggio 500mila euro. Con l’en plein si potranno ottenere 11 milioni.
Il passaggio alle fasi successive e agli scontri ad eliminazione diretta poi comporterà l’assegnazione di premi crescenti: 1,5 milioni per gli ottavi di finale; 2,5 milioni per i quarti; quattro milioni per l’accesso alle semifinali. In finale poi ci si giocherà, oltre al titolo di campione continentale, un bonus supplementare di otto milioni, mentre la finalista sconfitta dovrà accontentarsi di cinque milioni.
La Spagna vincitrice di Euro 2012 aveva incassato 23,5 milioni. Ad Euro 2016 chi arriverà in fondo alla competizione potrebbe incassare 27 milioni (un 15% in più della passata edizione, dunque).
Aumenterà, peraltro, anche l’indennità che sarà girata ai club di appartenenza dei calciatori convocati. Ogni società avrà diritto, infatti, a un rimborso parametrato sui giorni di permanenza in nazionale (si tratta di una quota identica per giocatore per ogni gara di qualificazione e una quota fissa per giocatore al giorno per la fase finale). Il budget complessivo è di 100 milioni. L’Eca (European Club Association) presieduta da Karl Heinz Rummenigge ha concordato con la Uefa di destinarne una quota di 50 milioni anche ai calciatori delle Nazionali che non si sono qualificate per la fase finale in Francia.
Nella precedente edizione di Euro 2012, le squadre che hanno ottenuto il maggior contributo sono state Bayern Monaco (3 milioni), Real Madrid (2,9) e Barcelona (2,2). I club italiani avevano ricevuto rimborsi totali per 9,4 milioni (la Juventus 2 milioni, il Milan 1,4 e la Roma o,9 milioni).
Ma qual è il valore di mercato dei protagonisti dell’Europeo transalpino? Considerando le rose alla luce dei siti specializzati (come Transfermarkt) e dei trasferimenti che hanno riguardato alcuni dei 552 calciatori convocati, nei 10 stadi francesi si esibiranno atleti il cui prezzo totale è pari a 5,2 miliardi di euro.
La Francia padrone di casa sfiora i 500 milioni. Le altre grandi favorite, la Germania campione del Mondo in carica, e la Spagna bicampione d’Europa, hanno invece un valore di mercato rispettivamente di 550 milioni e di 600 milioni.
Il talentuoso Belgio, attualmente secondo nel ranking Fifa, raggiunge i 450 milioni, una cifra che potrebbe esplodere se il rendimento in campo dei Diavoli Rossi sarà in linea con le attese. Simile valore ha l’organico dell’Inghilterra, team in grande spolvero nell’ultimo anno.
È intorno ai 200 milioni la quotazione di Turchia e Galles. Anche se in quest’ultima stima pesano soprattutto le stelle di Aaron Ramsey dell’Arsenal e di “mister 100 milioni” Gareth Bale. Il Portogallo dell’altra star del toreno Cristiano Ronaldo si attesta sui 320 milioni e la Svezia di Zlatan Ibrahimovic sui 90 milioni.
Tra le altre squadre con prezzi totali di rilievo ci sono l’Italia di Antonio Conte, pur martoriata dagli infortuni, con 280 milioni ela Croazia (250 milioni). A seguire la Svizzera e l’Austria che schierano un organico da 170 e 130 milioni .
Tra le Nazionali dell’Ex Cortina di Ferro spicca il valore di mercato della Polonia (170 milioni), superiore a quello della Russia (130) e dell’Ucraina (105), mentre sono nettamente più indietro Slovacchia (80), Repubblica Ceca (60), Romania (60) e Ungheria (30).
Le sorprese delle qualificazioni l’Albania guidata da Gianni De Biase e l’Islanda valgono intorno ai 45 milioni.
Euro 2016 vede, infine, la partecipazione delle due squadre irlandesi (unite invece nel rugby): la rosa della Repubblica d’Irlanda vale 60 milioni contro i 35 di quella dell’Irlanda del Nord.
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