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    Dossier | N. 123 articoliElezioni comunali 2016

    Voto di lista: M5s primo a Roma e Torino, Pd arretra ma tiene a Milano. La Lega non sfonda

    M5s primo partito a Roma (dove doppia il Pd) e per un soffio anche Torino. Senza riuscire a replicare però analoghe performance a Milano e Napoli, dove non arriva neppure al ballottaggio. Pd in calo, tranne che a Milano. Forza Italia bene nel capoluogo lombardo ma male altrove. E Carroccio che non penetra sotto la linea Gotica. E non sfonda neanche al Nord. Sono alcuni dei principali risultati che emergono da una prima analisi del voto di lista alle elezioni amministrative di domenica nei maggiori centri urbani.

    M5s primo nella Capitale e a Torino
    Il M5s sfonda a Torino e Roma dove per la diventa primo partito. Nella Capitale i grillini si piazzano al 35,3%, miglior risultato di sempre. Basti pensare che alle scorse comunali del 2013 la lista si fermò al 12,8%. Alle europee del 2014 totalizzò il 24,9% e alle regionali di tre anni fa il 16,8%. Finanche in occasione dell’exploit delle politiche del 2013 il M5s non andò oltre il 27,3% alla Camera. A Torino, dopo un lungo testa a testa, il Movimento si è piazzato al primo posto come voto di lista con il 30%, superando di un soffio il Pd inchiodato al 29,8%. Anche in questo caso si tratta di un record assoluto per il M5s. Sembra passato un secolo dal 5,3% delle amministrative 2011. Alle europee il balzo si fermò al 21,7% e alle regionali al 21,5%. Mentre alle politiche il M5s si inerpicò alla Camera fino al 25,6%. Non va così bene negli altri centri. Milano si conferma una piazza difficile per il M5s che non va oltre il 10,4% (aveva totalizzato solo il 3,4% alle precedenti comunali, il 14,2% alle europee e l’11,2% alle regionali). Positivo ma non clamoroso il risultato di Bologna, dove i cinque stelle non vanno al ballottaggio e la lista si ferma al 16,6% (meglio del 9,4% delle scorse amministrative, dell'11,5% delle regionali e del 15,3% delle europee, ma meno del 19,1% delle politiche). A Napoli il M5s si ferma al 9,7%. Un risultato migliore dello striminzito 1,8% delle precedenti amministrtive, ma molto al di sotto del 26,5% delle europee e del 24,8% delle regionali.


    Vincitori e vinti in vista del referendum

    Pd arretra, ma tiene a Milano
    Il Pd arretra ovunque nei grandi centri urbani. Clamoroso il risultato di Roma dove il Pd, secondo partito con il 17,2% viene doppiato dai cinquestelle. Nelle precedenti comunali del 2013 (quelle che avevano portato alla vittoria di Ignazio Marino) i Dem avevano il 26,7%. Buono era stato anche risultato alle regionali del 2013 (quelle vinte da Nicola Zingaretti) con il 32,3%. Male anche a Torino. Dove il Pd cala al 29,8% (contro il 34,5 delle amministrative 2011 e il 38,8% delle regionali). In controtendenza Milano, dove i dem ottengono il 29%, un risultato leggermente migliore del 28,6% delle amministrative vinte da Pisapia e decisamente migliore delle regionali (25,8%). Deludente il dato di Bologna, con il Pd fermo al 35,4%. Cinque anni fa i dem avevano in città il 38,3% mentre alle regionali presero il 42,9%. Molto male Napoli con l'11,7%. Nel 2011, anno in cui pure il candidato dem non andò neppure al ballottaggio, il Pd prese il 16,6% in città. Mentre alle regionali di appena un anno fa arrivò al 21% (siderale la distanza dal 40,9% delle europee).

    Forza Italia bene solo a Milano, la Lega non sfonda
    Nel centrodestra Forza Italia ottiene un buon risultato solo a Milano, dove si afferma come secondo partito dopo il Pd, mantenendo a distanza la Lega: nel capoluogo lombardo gli azzurri hanno infatti il 20,2% dei voti contro l'11,8% del Carroccio. Un risultato significativo, anche se cinque anni fa in città il Pdl aveva 28,7% in città, contro il 9,6% della Lega. Mentre alle scorse regionali Il Popolo delle Libertà era calato al 15,7%, a fronte del 6% della Lega (ma in quella occasione la lista “Maroni presidente” prese il 10%). Già a Torino (dove il centrodestra era diviso, a differenza che a Milano) le cose cambiano. Qui la performance di entrambi i due partiti è deludente. Fi è al 4,6% mentre il Carroccio si ferma al 5,8% Nel 2011 il Pdl era al 18,3% e il Carroccio al 6,9%. Ma anche se il raffronto lo si fa con regionali del 2014 il risultato è deludente per il partito di Berlusconi. A Torino Forza Italia era al 12,2% , mentre la Lega era al 3,6%. La musica non cambia molto a Bologna, malgrado i due principali partiti del centrodestra qui corressero uniti. La Lega (che esprime la candidata sindaco Borgonzoni, andata al ballottaggio) è al 10,2%, davanti Forza Italia al 6,3%. Ma se si guarda alle scorse comunali, il Carroccio fece meglio con il 10,7% (mentre il Pdl era al 16,6%). Mentre alle regionali del 2014 la Lega era arrivata addirittura al 14,5% in città e Forza Italia veleggiava al 9,6%. A Roma (anche qui centrodestra diviso) si replica il risultato deludente. Forza Italia si ferma al 4,2%. Ma anche il Carroccio non sfonda, anche a causa probabilmente dell'ottimo risultato di Fratelli d’Italia (12,3%, contro il 5,9% delle amministrative 2013e il 3,4% delle regionali) trainati nella capitale dalla candidatura a sindaco di Giorgia Meloni. La lista “Noi con Salvini” (non presente nelle precedenti amministrative e regionali a Roma) incassa uno striminzito 2,7%. Mentre il Pdl in città era al 19,2 alle scorse comunali e al 17,3% alle passate regionali. Idem a Napoli. Qui “Noi con Salvini” (che appoggia il candidato sindaco Lettieri) non si presenta nemmeno. Mentre gli azzurri portano a casa il 9,6%. Alle regionali 2015 Forza Italia prese però in città di più, il 14,2% . Mentre alle comunali 2011 il Pdl era addirittura al 23,8%

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