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alla Luiss

Diritto d’autore, Pitruzzella: «Il mercato aperto fa bene agli autori»

Scaduti i termini individuati dalla direttiva Barnier della Ue per l’attuazione in Italia delle norme in materia di gestione collettiva dei diritti d’autore, il provvedimento con cui l’Italia deve adeguarsi è in discussione al Senato e si è riacceso il dibattito sui temi legati al copyright e al rilascio delle licenze per le opere musicali online. Gli Stati membri dell’Unione, in base alla direttiva, dovrebbero lavorare nel contesto di un mercato unico digitale europeo, migliorando l’efficienza, la trasparenza e il buon funzionamento nella gestione dei diritti d’autore, incentivando la concessione di licenze musicali multiterritoriali.

Fedez e Gigi D’Alessio hanno già lasciato la Siae per Soundreef
Fedez e Gigi D’Alessio hanno già lasciato la Siae per Soundreef, aprendo la strada a un’alternativa reale nella gestione dei diritti d’autore musicali, Mentre la Siae annuncia una rivoluzione tecnologica mirata a una ripartizione più trasparente dei diritti. Ma gli addetti ai lavori si dividono: favorevole all’apertura del mercato ad altri player, oltre ovviamente all’amministratore delegato di Soundreef, Davide D'Atri, è il presidente dell'Autorità Garante della concorrenza e del mercato, Giovanni Pitruzzella.

“Il recepimento della direttiva può essere uno stimolo e creerà una pressione competitiva che può solo far bene agli autori”

Giovanni Pitruzzella, presidente dell’Agcom 

Pitruzzella: mercato aperto fa bene agli autori
Il recepimento in Italia della direttiva Ue sulla liberalizzazione della gestione del diritto d’autore «può essere uno stimolo e creerà una pressione competitiva che può solo far bene agli autori», ha assicurato il presidente dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato, Giovanni Pitruzzella, nel suo intervento al convegno che si è tenuto oggi alla Luiss, organizzato dall’ateneo con lo Studio Legale Dike, specializzato proprio in diritto d’autore e in proprietà intellettuale e industriale. Per Pitruzzella è in linea con quanto avviene nella maggior parte degli altri Paesi membri «procedere a una apertura verso la liberalizzazione di questo settore. Bisognerebbe evitare che in Italia si passasse da un monopolio legale della Siae a un monopolio di fatto, per questo andrebbero comunque riviste le funzioni della Siae e fissati dei requisiti minimi per l’ingresso di nuovi concorrenti», ha detto il presidente dell’Autorità.

Per il diritto d’autore c’è l’esclusiva della Siae
«La gestione dei diritti connessi in Italia -ha ricordato Pitruzzella- è già stata liberalizzata. Mentre per il diritto d’autore c’è l’esclusiva della Siae. La direttiva Barnier non impone esplicitamente il pluralismo in entrambi gli ambiti. Però in qualche modo il pluralismo è sottointeso nella filosofia di fondo della direttiva». Una filosofia, ha spiegato ancora Pitruzzella, che «potrebbe condurre a bandire negli stati membri l’esclusivo monopolio ex legge su base territoriale per la gestione dei diritti d’autore, ovvero quello della Siae, consentendo così la nascita di più soggetti». L’Authority è intervenuta recentemente, ha ricordato il presidente, «auspicando una modifica in senso concorrenziale al fine di rimuovere il monopolio Siae e favorire un mercato anche in Italia in cui competano più società collecting».

“È un processo di liberalizzazione inarrestabile, che necessita di regole comuni”

Davide D’Atri, ad di Soundreef 

D’Atri: processo inarrestabile
Davide D’Atri, ad di Soundreef, parla di un «processo di liberalizzazione inarrestabile, che necessita di regole comuni», annunciando presto il passaggio di altre star italiane nella sua società. Il primo motivo per cui «occorre mettere fine al monopolio della Siae è tecnico: la comunità europea ce lo impone». A chi dice che con più player in campo sarà molto complicata sia la riscossione che la ripartizione dei diritti, per esempio per opere con più autori che fossero rappresentati da società diverse, D’Atri replica: «Sicuramente è complicato ma questa è un’industria molto più semplice di altre. Allora che dire delle complicazioni nel settore bancario o assicurativo? Sono difficoltà tecniche assolutamente superabili ma certo servono regole comuni. E per scriverle occorre serve superare questo periodo in cui si fa più polemica e cominciare a lavorare su fatti concreti». D'Atri è convinto che dopo Fedez e Gigi D’Alessio diversi altri artisti sceglieranno Soundreef: «Ma i nomi non posso farli perché i contratti ancora non sono firmati».

“La Siae è perfettamente coerente con la direttiva Barnier”

Luca Scordino, consigliere Siae 

Scordino: gli artisti torneranno
Di diverso avviso è Luca Scordino, consigliere Siae, secondo il quale «la Siae è perfettamente coerente con la direttiva Barnier. Anzi l’ha anticipata. Ha copiato nel proprio Statuto il contenuto dalla direttiva prima che essa fosse adottata. E poi, a partire dal nuovo Consiglio di Gestione (nuova governance appunto), queste nuove regole Siae le ha tutte applicate e rese cogenti». E si è detto sicuro che «gli artisti passati a Soundreef torneranno». Ulteriore nodo da sciogliere, secondo l’avvocata Maria Francesca Quattrone, fondatrice dello Studio legale Dike, è la trasparenza verso gli artisti sui loro diritti gestiti dalle collecting, «da implementare con campagne informative su cosa significa essere titolare di un diritto d'autore o connesso anche in termini economici e sulle modalità di riscossione dei compensi», migliorando la gestione delle banche dati anche per diminuire il numero degli autori ancora non identificati.

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