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Rosarno, carabiniere accoltellato spara e uccide un migrante

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nella tendopoli dei braccianti

Rosarno, carabiniere accoltellato spara e uccide un migrante

La tendopoli di Rosarno ospita migliaia di braccianti
La tendopoli di Rosarno ospita migliaia di braccianti

Un colpo di pistola sparato da un carabiniere ha ucciso un immigrato stamattina nella tendopoli di San Ferdinando a Rosarno, in Calabria. Secondo una prima ricostruzione il migrante ha colpito con un coltello il militare intervenuto per sedare una rissa. Il carabiniere, per difendersi, ha estratto l'arma d'ordinanza e ha fatto fuoco. È successo nella tendopoli di San Ferdinando, che nel periodo invernale ospita migliaia di extracomunitari impegnati nella raccolta delle arance nella piana di Gioia Tauro.

Due carabinieri feriti
Il migrante, un giovane del Mali, Sekine Traore, di 27 anni, è morto sul colpo. Le condizioni del carabiniere non sarebbero gravi. Oltre al militare ferito da almeno tre coltellate ad un occhio e ad un braccio, c'è anche un collega, rimasto ferito nella colluttazione nata con l'immigrato nel tentativo di immobilizzarlo. Il militare ha riportato la frattura della mandibola. Secondo una prima ricostruzione, il giovane maliano avrebbe dato in escandescenze minacciando con lo stesso coltello altri immigrati che vivono nella tendopoli.

Procura: carabiniere indagato, ma è legittima difesa
«Il carabiniere che ha ucciso l'immigrato dovrà essere iscritto nel registro degli indagati come atto dovuto a garanzia dei diritti della difesa, in relazione all'autopsia che sarà eseguita sul corpo della vittima, ma il quadro che si delinea è di una legittima difesa da parte del militare» ha detto il Procuratore della Repubblica di Palmi, Ottavio Sferlazza. E ha aggiunto: «C'è stato da parte dell'immigrato, secondo la nostra ricostruzione basata sulle testimonianze delle persone presenti - ha aggiunto il Procuratore - un atteggiamento inizialmente intimidatorio nei confronti del carabiniere e poi concretamente aggressivo, con una coltellata che ha raggiunto il militare al volto. Il carabiniere ha anche tentato inutilmente di ricondurre l'immigrato alla calma».

Solidarietà di Salvini e Meloni al carabiniere
Immediata la presa di posizione in difesa del carabiniere da parte del leader della Lega Matteo Salvini. «Nella tendopoli di San Ferdinando (Reggio Calabria) un immigrato ha accoltellato un Carabiniere che si è difeso, sparando. L'immigrato, purtroppo, è morto. Un abbraccio al Carabiniere, che spero non passi dei guai», ha scritto su Facebook il segretario del Carroccio. Sulla stessa lunghezza d’onde anche la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, che ha attaccato: «Le responsabilità dell'accaduto sono tutte di Renzi e Alfano e delle loro scellerate politiche sull'immigrazione: stipare migliaia di persone in tendopoli e lasciarle vivere come animali non è accoglienza ma è da criminali. Esprimo la mia piena solidarietà alle nostre forze dell'ordine e agli uomini dell'Arma sui quali troppe volte lo Stato scarica il peso della sua irresponsabilità».

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