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Italrugby, contro i fortissimi Pumas l'esordio del ct Conor O' Shea

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Italrugby, contro i fortissimi Pumas l'esordio del ct Conor O' Shea

E' un tour estivo con un grado di difficoltà discendente, quello che da domani l'Italia del rugby affronta nelle Americhe. Dopo un disastroso Sei Nazioni, e un Pro 12 nel quale le franchigie di casa nostra, Zebre e Benetton, hanno confermato l'abbonamento agli ultimi due posti in classifica, si prova a voltare pagina. E al di là di qualche volto nuovo tra i giocatori l'esordio cui si guarda con più interesse è quello di Conor O' Shea, il primo irlandese alla guida degli Azzurri, il ct che è chiamato a un compito assai arduo, relativo non solo alla Nazionale maggiore.

Si comincia, nella totale e desolante assenza di collegamenti televisivi, a Santa Fe contro l'Argentina, quinta nel ranking mondiale e quarta alla Rugby World Cup 2015, e si va avanti con impegni apparentemente meno spinosi, il 18 giugno a San Josè (California) e il 26 giugno a Toronto, rispettivamente contro la 17esima e la 18esima Nazionale del ranking. L'Italia, che occupa il gradino n. 14, una posizione senz'altro insoddisfacente, riparte con un gruppo relativamente giovane. Giocatori come capitan Parisse e Zanni vengono lasciati a riposo, diversi sono gli uomini con meno di 10 presenze all'attivo, in campo ci sarà un esordiente come primo centro (Tommaso Castello) e anche in panchina c'è un ragazzo ancora senza “caps”: il pilone sinistro Sami Panico, preferito a Zanusso che (primo segnale del ct) è stato “rimandato” a causa di una condizione fisica non adeguata.

L'Argentina è a grandi linee quella del Mondiale 2015. Una squadra cui non sono mai mancate le capacità individuali e una mischia da eccellenza planetaria, e che ora, se se ne presenta l'occasione, pratica più spesso di prima un gioco espansivo. In poche parole, loro sono assolutamente favoriti, ma Edoardo “Ugo” Gori, capitano di questa nuova avventura, guarda in casa sua: “Partiamo senza alibi di alcun tipo. Il viaggio lungo, la stagione dura alle spalle non ci devono interessare. Conor ha portato una ventata di aria nuova e dopo il Sei Nazioni ce n'era bisogno. Dobbiamo puntare a vincere ogni partita, e per farlo dobbiamo dare il massimo in ogni momento, in campo e fuori. Se perderemo, dovremo chiederci il perché, senza ricorrere alle scusanti di cui sopra. Abbiamo un gruppo molto giovane, c'è competizione interna e non può che essere un bene, con stimoli per tutti”.
A parole, insomma, ci siamo. Per i fatti, sia pure senza pretendere i miracoli, ci sentiamo da domani.

Cosi' in campo
(sabato 11 giugno, Santa Fe, stadio Brigadier Lopez, 20,45 ora italiana)
Argentina: Tuculet; Cordero, Moroni, Hernandez, Montero; Sanchez, Landajo; Isa, Lezana, Matera; Alemanno, Petti; Tetaz Chaparro, Creevy (cap.), Garcia Botta. A disposizione: Montoya, Arregui, Pieretto, Ortega Desio, Leguizamón, Cubelli, de la Fuente, Moyano. Ct Daniel Hourcade
Italia: McLean; L. Sarto, Campagnaro, Castello, Odiete; Canna, Gori (cap.); Van Schalkwyk, Favaro, Steyn; Fuser, Geldenhuys; Cittadini, Gega, Lovotti. A disposizione: Fabiani, Panico, Ceccarelli, Bernabò, Barbieri, Palazzani, Allan, Venditti. Ct Conor O' Shea

E' un tour estivo con un grado di difficoltà discendente, quello che da domani l'Italia del rugby affronta nelle Americhe. Dopo un disastroso Sei Nazioni, e un Pro 12 nel quale le franchigie di casa nostra, Zebre e Benetton, hanno confermato l'abbonamento agli ultimi due posti in classifica, si prova a voltare pagina. E al di là di qualche volto nuovo tra i giocatori l'esordio cui si guarda con più interesse è quello di Conor O' Shea, il primo irlandese alla guida degli Azzurri, il ct che è chiamato a un compito assai arduo, relativo non solo alla Nazionale maggiore.
Si comincia, nella totale e desolante assenza di collegamenti televisivi, a Santa Fe contro l'Argentina, quinta nel ranking mondiale e quarta alla Rugby World Cup 2015, e si va avanti con impegni apparentemente meno spinosi, il 18 giugno a San Josè (California) e il 26 giugno a Toronto, rispettivamente contro la 17esima e la 18esima Nazionale del ranking. L'Italia, che occupa il gradino n. 14, una posizione senz'altro insoddisfacente, riparte con un gruppo relativamente giovane. Giocatori come capitan Parisse e Zanni vengono lasciati a riposo, diversi sono gli uomini con meno di 10 presenze all'attivo, in campo ci sarà un esordiente come primo centro (Boni oppure Castello, in caso di indisponibilità del primo) e anche in panchina c'è un ragazzo ancora senza “caps”: il pilone sinistro Panico, preferito a Zanusso che (primo segnale del ct) è stato “rimandato” a causa di una condizione fisica non adeguata.

L'Argentina è a grandi linee quella del Mondiale 2015. Una squadra cui non sono mai mancate le capacità individuali e una mischia da eccellenza planetaria, e che ora, se se ne presenta l'occasione, pratica più spesso di prima un gioco espansivo. In poche parole, loro sono assolutamente favoriti, ma Edoardo “Ugo” Gori, capitano di questa nuova avventura, guarda in casa sua: “Partiamo senza alibi di alcun tipo. Il viaggio lungo, la stagione dura alle spalle non ci devono interessare. Conor ha portato una ventata di aria nuova e dopo il Sei Nazioni ce n'era bisogno. Dobbiamo puntare a vincere ogni partita, e per farlo dobbiamo dare il massimo in ogni momento, in campo e fuori. Se perderemo, dovremo chiederci il perché, senza ricorrere alle scusanti di cui sopra. Abbiamo un gruppo molto giovane, c'è competizione interna e non può che essere un bene, con stimoli per tutti”.
A parole, insomma, ci siamo. Per i fatti, sia pure senza pretendere i miracoli, ci sentiamo da domani.

Cosi' in campo
(sabato 11 giugno, Santa Fe, stadio Brigadier Lopez, 20,45 ora italiana)
Argentina: Tuculet; Cordero, Moroni, Hernandez, Montero; Sanchez, Landajo; Isa, Lezana, Matera; Alemanno, Petti; Tetaz Chaparro, Creevy (cap.), Garcia Botta. A disposizione: Montoya, Arregui, Pieretto, Ortega Desio, Leguizamón, Cubelli, de la Fuente, Moyano. Ct Daniel Hourcade
Italia: McLean; L. Sarto, Campagnaro, Boni (Castello), Odiete; Canna, Gori (cap.); Van Schalkwyk, Favaro, Steyn; Fuser, Geldenhuys; Cittadini, Gega, Lovotti. A disposizione: Fabiani, Panico, Ceccarelli, Bernabò, Barbieri, Palazzani, Allan, Venditti. Ct Conor O' Shea
Arbitro: Stuart Berry (Sudafrica): Stuart Berry (Sudafrica)

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