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Dossier Tra astronauti e droni, Azzurra prova a specchiarsi nelle stelle

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Dossier | N. 34 articoliEuropei di calcio Francia 2016

Tra astronauti e droni, Azzurra prova a specchiarsi nelle stelle

Luca Parmitano (Ansa)
Luca Parmitano (Ansa)

MONTPELLIER. Lui il tricolore lo ha portato davvero in alto. Non stupisca quindi che sia Luca Parmitano, l'astronauta italiano autore di una leggendaria passeggiata tra le stelle, a indicare ad Azzurra la strada per provare almeno a sfiorarla, la volta celeste. Sbarca, o meglio atterra, qui a Montpellier nell'ambito dell'accordo tra Federcalcio, ministero dell'Economia e Istituto del Commercio Estero per promuovere il “Made in Italy” in Francia in occasione di Euro2016.

Buona idea, che finora ha visto al centro di alcune tavole rotonde il tema del nostro export tessile e, appunto, tecnologico. “Analogie tra la mia sfida e quella della Nazionale? Molte – ha detto Parmitano, che ha rivissuto con gli ospiti di Casa Azzurri alcuni momenti della sua carriera da astronauta -: quella fondamentale è il senso di appartenenza, quel tricolore e quell'azzurro che ci uniscono. Senza dimenticare che il concetto di “squadra”, e anche la preparazione fisica sono elementi imprescindibili sia a bordo di una stazione spaziale che su un campo di calcio”. Senza dimenticare, poi, che proprio dagli astri siderali arrivano rivoluzioni epocali per il mondo delle telecomunicazioni, e quindi anche lo sport ed il calcio. “La ricerca continua a progredire, quello che sta arrivando dal futuro è un mondo sempre più piccolo e interconnesso”, ha concluso l'astronauta siciliano.

Chissà se almeno dalla Stazione Spaziale Internazionale sarebbe possibile, magari con l'aiuto di Hubble o altro telescopio siderale, spiare uno degli allenamenti a porte chiuse di Antonio Conte. Ci stanno provando in tanti, ad aggirarsi di soppiatto intorno al campo “Bernard Gasset”, il laboratorio di ricerca del nostro ct, che lì sta plasmando la sua Italia operaia. Tanto che sembra che addirittura gli 007 del Viminale, ufficialmente impegnati in delicate operazioni di bonifica dell'area, tornino buoni all'occorrenza anche per più prosaicamente bonificare le siepi che circondano il rettangolo di gioco, a volte brulicanti di semiclandestini occhi indiscreti. I virgolettati con le precise indicazioni tattiche del ct, riportati dalla stampa nostrana, non lasciano poi dubbi sul fatto che a quegli occhi indiscreti si accompagnino orecchie finissime…insomma non è da escludere che fra poco i droni che a Chantilly tutelano la riservatezza degli allenamenti degli inglesi, non arrivino anche qui, magari col doppio scopo di proteggere privacy tattica e spazio aereo…

Del resto il lavoro sul campo è intenso. Oggi ad esempio lungo allenamento mattutino, che ha fatto slittare di una buona mezz'ora la conferenza stampa col laziale Candreva e il fresco papà romanista Florenzi. Che un po' di pepe alla amabile chiacchierata d'avvicinamento all'incrocio con l'iceberg-Ibrahimovic l'ha messo, ricordando i tanti scettici e pessimisti che hanno accompagnato l'arrivo di Azzurra a Euro2016, per poi fare repentina marcia indietro, dopo il brillante successo sui Diavoli Rossi. Concetto ormai chiaro, tanto da essere persino un po' abusato e logoro. Nel senso che va bene far fronte comune contro il nemico giornalista, ma è pur vero che dire che questa Nazionale ha più polmoni che piedi, più cuore che talento, più mentalità e attitudine che genialità, è un semplice e puro atto di onestà intellettuale. Tenendo poi conto che, visti i risultati, per ora va a tutti benissimo così.

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