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Ddl terrorismo, al Senato Governo va sotto su emendamento Forza Italia

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aula di palazzo madama

Ddl terrorismo, al Senato Governo va sotto su emendamento Forza Italia

Governo e maggioranza battuti in Aula al Senato (102 favorevoli, 92 no e 4 astenuti) su un emendamento presentato da Forza Italia al ddl con norme per il contrasto al terrorismo e la ratifica di convenzioni internazionali. La modifica, proposta da Giacomo Caliendo, prevede un ulteriore aumento di pena per atti di terrorismo nucleare. Secondo i dati delle votazioni citati da esponenti della maggioranza, su 113 parlamentari del Pd erano presenti solo in 80, ma è da
Ncd che arriva quello che il Pd definisce «un segnale preciso»: su 31 senatori che fanno parte del gruppo, 9 hanno votato con FI e 15 risultano assenti. Il gruppo dei verdinani di Ala ha votato con Forza Italia contro la maggioranza anche se «la decisione di oggi - ha spiegato Ciro Falanga - non ha alcun valore politico, ma solo di merito».

Voto sospeso per valutazioni
Dopo il voto, il presidente del gruppo dem, Luigi Zanda, si è associato alla richiesta dell'opposizione di sospensione dei lavori dell'Assemblea per valutare la situazione. Il presidente del Senato, Pietro Grasso, ha quindi sospeso la seduta per un quarto d'ora, fino a mezzogiorno. A seguire, l’Assemblea di palazzo Madama ha approvato un altro emendamento proposto da Forza Italia e accolto favorevolmente dal Governo che prevede una pena non inferiore a 20 anni per chi utilizza materia radioattiva o un ordigno nucleare per finalità di terrorismo.

15 anni pena minima per utilizzo materiale radioattivo
L'emendamento finito sotto i riflettori, a prima firma Caliendo e Nitto Francesco Palma, riguarda le misure contro gli atti di terrorismo nucleare, e intervene sull’entità della pena per chi procura materia radioattiva oppure crea o entra in possesso di un ordigno nucleare. Nel testo originario si prevedeva una reclusione «da sei a dodici anni», che con la modifica diventa «non inferiore ad anni quindici». In questo modo la pena viene equiparata a quella prevista per i casi di utilizzo di materia radioattiva o ordigno nucleare oppure di utilizzo improprio o danneggiamento di un impianto nucleare. Misure analoghe si applicano infine nel caso di materiali chimici o batteriologici.

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