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Barcellona, Camp Nou esaurito, ma per il rugby

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Barcellona, Camp Nou esaurito, ma per il rugby

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Viene definito il tempio del football e dell'identità catalani, ma stasera per la prima volta il Camp Nou si riempirà di spettatori intenti a seguire un altro sport, il rugby, giocato per di più da squadre francesi.

Il tutto nasce dall'indisponibilità dello Stade de France, requisito dagli Europei di calcio e impossibilitato a ospitare la finale del Top 14, il massimo campionato rugbystico transalpino. Così Racing Parigi e Tolone si affronteranno a Barcellona per aggiudicarsi il “Bouclier de Brennus”, ingombrante e ambitissimo trofeo. Due multinazionali del rugby ultraprofessionistico (per tutti citiamo il confronto stratosferico all'apertura tra il neozelandese di Parigi Dan Carter e l'australiano di Tolone Matt Giteau) pronte a sfidarsi in uno stadio completamente esaurito: 98mila spettatori e tanti saluti al precedente record per un confronto tra squadre di club, stabilito nello scorso marzo a Wembley, quando in 84mila assistettero a un confronto di Premiership tra gli Harlequins e i Saracens.

Anche la vicinanza della Francia, ovviamente, favorisce questa grande affluenza di appassionati, ma certo l'evento è stato preparato come si deve e si conquista uno spazio non indifferente nonostante lo svolgimento in corso dell'Europeo di calcio (che, peraltro, stasera non ha partite in programma). Barcellona, nelle sue vesti di metropoli catalana, aveva già aperto le porte al Perpignan, squadra di rango della Catalogna francese, che però aveva giocato allo Stadio Olimpico. Ora è tempo di coinvolgere il “fratello maggiore”.

D'altronde in Spagna questi sono giorni di fermento per la palla ovale. Passando dal rugby a 15 quello a sette giocatori, che si gioca su un campo delle stesse dimensioni con tempi drasticamente ridotti, ecco la sorpresa: nello scorso fine settimana il torneo di repechage che si è svolto a Montecarlo per assegnare l'ultimo posto rimasto libero in funzione delle Olimpiadi 2016, ha visto proprio la formazione iberica affermarsi, grazie a una meta segnata all'ultimo secondo nella finale contro la favoritissima Samoa.

Sale così a tre il numero di formazioni europee che saranno presenti al torneo maschile di Rio: la Spagna si aggiunge alla Gran Bretagna (che stavolta raggruppa Inghilterra, Scozia e Galles) e alla Francia. Anche per questo motivo Il Vecchio Continente, al momento scosso da ben altre questioni, si fa valere più del solito sul terreno di gioco: nel “classico” XV l'Inghilterra, per la prima volta nella sua storia, ha vinto una “serie” in casa di una grande dell'emisfero sud (due incontri e due successi in Australia contro i “Wallabies”) mentre l'Irlanda è 1-1 in Sudafrica contro gli “Springboks”; e proprio Inghilterra e Irlanda, nel fine settimana, daranno vita alla prima finale tutta europea del Mondiale Under 20.

Quanto all'Italia, in attesa del confronto di domenica sul terreno del Canada, nel tour delle Americhe non è male il bilancio di una vittoria e una sconfitta (24-30 e 24-20) in casa di Argentina e Usa, mentre gli Azzurrini spareggeranno contro il Giappone per mantenere un posto nell'élite dell'Under 20.

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