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Papa in Armenia prega a Memoriale del genocidio: «Mai più tragedie così»

 Papa Francesco e il Catholicos Karekin II al memoriale del genocidio armeno di Tzitzernakaberd
Papa Francesco e il Catholicos Karekin II al memoriale del genocidio armeno di Tzitzernakaberd

Papa Francesco ha reso omaggio questa mattina al Memoriale di Tzitzernakaberd (la “fortezza delle rondini”) alle vittime del genocidio armeno compiuto un secolo fa dall'Impero ottomano. Successivamente ha incontrato una decina di discendenti dei sopravvissuti, salvati e ospitati a Castel Gandolfo da Benedetto XV. Il Pontefice ha usato durante la sua visita in Armenia più volte la parola «genocidio», un termine sgradito e avversato dalla Turchia di Erdogan.

Papa prega a memoriale di genocidio armeno
«Qui prego, col dolore nel cuore, perché mai più vi siano tragedie come questa, perché l’umanità non dimentichi e sappia vincere con il bene il male; Dio conceda all’amato popolo armeno e al mondo intero pace e consolazione. Dio custodisca la memoria del popolo armeno. La memoria non va annacquata né dimenticata; la memoria è fonte di pace e di futuro». Questa la frase scritta stamane da Papa Francesco sul Libro d’Onore al Memoriale del genocidio armeno di Tzitzernakaberd. Il Papa e il Catholicos armeno Karekin sono stati accolti dal presidente armeno e hanno percorso a piedi l’ultimo tratto del viale che porta al memoriale, dove il Papa ha deposto una corona di fiori all'esterno del monumento. Francesco ha poi benedetto e innaffiato un albero a memoria della visita.

Il secondo giorno in Armenia
Nella seconda giornata del suo viaggio in Armenia, dopo la visita al Tzitzernakaberd Memorial Complex, la “Fortezza delle Rondini”, il Papa si è trasferito in aereo a Gyumri, nel Nord del Paese, cuore della presenza cattolica in Armenia, dove ha celebrato la messa per la comunità cattolica in Piazza Vartanants. Nel pomeriggio, prima la visita alla cattedrale armeno-apostolica delle Sette Piaghe e subito dopo alla cattedrale armeno-cattolica dei Santi
Martiri.

“La memoria non va annacquata né dimenticata; la memoria è fonte di pace e di futuro”

Papa Francesco 

«Edificare ponti di unione, superare barriere»
« Edificare ponti di unione, superare barriere di separazione». È la missione che papa Francesco ha affidato agli armeni, celebrando la messa a Gyumri. «L'amore concreto - ha detto il Papa - è il biglietto da visita del cristiano. Altri modi di presentarsi possono essere fuorvianti e persino inutili, perché da questo tutti sapranno che siamo suoi discepoli: se abbiamo amore gli uni per gli altri. Siamo chiamati anzitutto a costruire e ricostruire vie di comunione, senza mai stancarci, a edificare ponti di unione e a superare le barriere di separazione. Che i credenti diano sempre l'esempio, collaborando tra di loro nel rispetto reciproco e nel dialogo».


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