LONDRA - «Mission possible» per Giuseppe Sala: il neosindaco di Milano arriva in visita ufficiale a Londra domani con un obiettivo molto chiaro.
Milano intende candidarsi come sede possibile per due autorità europee che ora sono a Londra ma che, dopo il referendum che ha sancito l'uscita della Gran Bretagna dalla Ue, con ogni probabilità dovranno trasferirsi altrove.
Si tratta dell'Eba, la European Banking Authority, e dell'Ema, la European Medicines Agency. Entrambe ora hanno sede a Canary Wharf, il nuovo centro finanziario londinese, e insieme danno lavoro a oltre mille persone.
La visita di Sala punta quindi a presentare i vantaggi di Milano e di porre le basi per una possibile intesa in colloqui con i responsabili delle due Authority, che sono entrambi italiani. Nella sua visita-lampo di domani a Londra, il sindaco incontrerà quindi sia Andrea Enria, presidente dell'Eba, che Guido Rasi, direttore esecutivo dell'Ema. Italiani anche molti dei dipendenti delle due istituzioni. A favore di Milano, in grande spolvero dopo l'Expo, giocano la posizione geografica, gli ottimi collegamenti e sistema di trasporti e la sua reputazione come capitale economica d'Italia e centro finanziario. La zona della fiera utilizzata per l'Expo potrebbe anche essere una sede adatta e subito disponibile per Eba e Ema, facilitando il loro trasferimento.
Oltre al prestigio di ospitare la sede di un importante ente europeo, con centinaia di dipendenti e le loro famiglia, la presenza di una delle due agenzie farebbe anche da catalizzatore, attraendo altre imprese del settore finanziario o farmaceutico con ricadute positive per l'economia cittadina. Per queste ragioni Milano dovrà però affrontare la concorrenza di altre città europee, da Madrid a Stoccolma e da Amsterdam a Varsavia, tutte decise ad attrarre l'Eba o l'Ema. La battaglia è aperta, e tutta da combattere, ma Sala ha agito con rapidità per trovarsi in prima linea. In linea con l'opinione del presidente del Consiglio Matteo Renzi che «Brexit per l'Italia può rappresentare un'occasione». Per l'Italia e per Milano.
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