Un Tour davvero anomalo, molto diverso dalle edizioni precedenti. Ieri quarta tappa (237 chilometri da Saumur a Limoges) e quarto arrivo con una volatona di gruppo. Sarà che negli anni scorsi la situazione di classifica era abbastanza definita con la cronometro inaugurale. Quest’anno tutte le tappe si sono concluse allo sprint. E così è stato anche ieri con l’ennesima battaglia tra i campioni della velocità al termine di un rettilineo finale che sembrava interminabile. È stata la giornata di Marcel Kittel che però ha dovuto aspettare il verdetto del fotofinish prima di essere sicuro di aver battuto Bryan Coquard. Una volata che si è risolta per qualche centimetro come raramente capita di vedere. Un altro finale spettacolare che, a differenza dei giorni precedenti, ha tagliato fuori specialisti del calibro di Mark Cavendish (arrivato ottavo) e di André Greipel rimasto intrappolato nel gruppo. Impressionante la velocità tenuta dai corridori nell’ultimo chilometro; ciclisti lanciati a 65 chilometri all’ora, limiti a cui è arrivato questo sport grazie ai materiali e anche alla preparazione.
Alla proclamazione del vincitore di tappa visibile la delusione di Coquard autore di una straordinaria rimonta e convinto di aver centrato la prima vittoria al Tour per i colori francesi. Appuntamento ancora rimandato, mentre Kittel poteva esultare per il ritorno al trionfo dopo le delusioni dei giorni precedenti quando a vincere erano stati Cavendish e Peter Sagan. A questo proposito va sottolineata la bella prova dello slovacco (ieri è arrivato terzo) che, però, non è riuscito a tenere il passo dei primi due atleti nella parte conclusiva del rettilineo verso il traguardo. Ad ogni modo Sagan conserva la maglia gialla con 12 secondi di vantaggio su Julian Alaphilippe.
Volendo fare un bilancio di questo inizio di Tour de France bisogna ammettere che non sta suscitando grandi emozioni con le solite fughe partite da lontano per spegnersi nel finale e la volata conclusiva. C’è comunque un fatto positivo: non si sono verificate cadute che, come qualche volta in passato, condizionano la classifica generale fin dalla fase iniziale della corsa. Insomma i big (se si esclude Alberto Contador finito a terra due volte) sono riusciti a evitare le insidie di inizio Tour.
Resta la speranza di vedere, a partire da oggi, un copione un po’ diverso, meno noioso rispetto ai giorni scorsi. Oggi potrebbe essere un’occasione per cambiare registro. La tappa da Limoges a Le Lioran di 216 chilometri può rappresentare un primo test per gli uomini di classifica. Le salite sono sei, di cui quattro negli ultimi 45 chilometri. Niente di straordinario (colli di 2 e 3 categoria) che potrebbero favorire una prima selezione tra i corridori. E per una volta l’arrivo non dovrebbe risolversi in volata.
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