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Dossier Cavendish fa tris e insegue il primato di Merckx nelle vittorie di tappa

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    Dossier | N. 16 articoliGiro di parole - Tour de France

    Cavendish fa tris e insegue il primato di Merckx nelle vittorie di tappa

    (ap)
    (ap)

    Il britannico Mark Cavendish anche ieri si è confermato il re dello sprint e ancora una volta il tedesco Marcel Kittel si è dovuto accontentare del secondo posto. Quest’anno al Tour de France c’è poco da fare contro lo strapotere di Cavendish che arriva a 29 vittorie di tappa in carriera e supera un mito come Bernard Hinault; davanti gli rimane soltanto il grande Eddy Merckx (34 successi) e possiamo pensare che l’aggancio non sia una missione impossibile. Il velocista nato 31 anni fa a Douglas, sull’Isola di Man, dovrebbe avere davanti ancora qualche anno di competizioni su alti livelli.

    Anche ieri la frazione (da Arpajon-sur-Cère a Montauban di 190,5 chilometri) assolutamente incolore da un punto di vista agonistico, si è conclusa con una volata “vera” che ha visto impegnati tutti gli specialisti della velocità e si è risolta con i primi vicinissimi sulla linea del traguardo. Cavendish ha messo a segno un altro colpo e, dopo un paio d’anni di appannamento, sembra essere tornato ai livelli degli inizi di carriera quando non perdeva uno sprint.

    A Montauban viene archiviata la prima parte del Tour, piuttosto noiosa e senza grandi emozioni. Da oggi sarà tutta un’altra corsa ed entreranno in azione i favoriti alla vittoria finale. La tappa da L’Isle-Jourdain a Lac de Payolle di 162 chilometri include una “classica” salita pirenaica (il Col d’Aspin, 12 chilometri al 6,5% di pendenza); dalla vetta 6 chilometri di discesa poi gli ultimi 1.500 metri in leggera salita. Un “assaggio” delle tappe più impegnative ma nel finale si vedranno gli scalatori all’opera.

    E se parliamo di favoriti mi sembrano intatte le speranze di Fabio Aru mentre, come abbiamo ricordato ieri, al momento Vincenzo Nibali è fuori classifica e aiuterà il compagno di squadra a competere per la maglia gialla: a questo punto il Tour servirà al siciliano a rifinire la preparazione in vista delle Olimpiadi.

    Alle difficoltà delle montagne pirenaiche si devono aggiungere quelle legate alle condizioni meteo. Le previsioni indicano, nei prossimi tre giorni, un gran caldo e questo contribuirà a rendere più dura la selezione tra i corridori e chi non è in condizione rischia di pagare più degli altri.

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