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Nba, l'annuncio: Tim Duncan si ritira

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Sport

Nba, l'annuncio: Tim Duncan si ritira

  • –a cura di Datasport

Da stasera, Wikipedia recita: "Timothy Theodore 'Tim' Duncan (Christiansted, 25 aprile 1976) è un ex cestista statunitense, professionista per l'intera carriera nella Nba con i San Antonio Spurs". La frase che nessun appassionato di basket avrebbe mai voluto leggere è diventata realtà: dopo 19 anni da leggenda e 5 anelli con gli Speroni, l'uomo delle Isole Vergini ha detto basta in sordina, con un semplice comunicato stampa.   Cala dunque il sipario sulla carriera della più forte ala grande di tutti i tempi: il suo immaginifico palmares, oltre ai 5 titoli Nba, si compone di un bronzo olimpico (Atene 2004), 2 ori ai Panamericani (Portorico 1999 e Portorico 2003), 2 titoli di Mvp della regular season (2002 e 2003), 3 di Mvp delle Finals (1999, 2003, e 2005) e 1 di rookie dell'anno (1998). Vanta inoltre 15 partecipazioni all'All Star Game e per 10 volte è stato inserito nell'All-Nba Team.   Inutile ricordare il suo immenso talento, inutile anche parlare degli innumerevoli traguardi raggiunti in carriera. Attorno alla figura taciturna e introversa di Tim sono fiorite molte opere di story-telling, a volte forse troppo romanzate. Dalla sua passione per il nuoto allo sconvolgente passaggio dell'uragano Hugo sull'isola di Saint Croix, dalla morte dell'amata madre nella primavera del 1990 alla passione per il basket, scoppiata grazie alla sorella Cheryl e al marito Ricky Lowery.   Fino allo sbarco nel mondo del professionismo: prima scelta al Draft 1997 dopo quattro anni a Wake Forest University, Duncan abbraccia gli Spurs e non li lascia per tutta la carriera. Il soprannome di 'Big Fundamental', dovuto alle sue incredibili capacità nei fondamentali della pallacanestro, gli calza a pennello. La gara più memorabile? Probabilmente gara-6 della finalissima 2002-03 contro i Nets: Duncan sfiorò la quadrupla doppia con 21 punti, 20 rimbalzi, 10 assist e 8 stoppate.   In mezzo tanta, tantissima roba: l'amore silenzioso per Gregg Popovich, l'impeccabile sintonia sul parquet con Manu Ginobili e Tony Parker, la delusione di Atene 2004 con l'Olimpica americana. Sei le finali Nba raggiunte, e il record di giocatore con più minuti nella storia dei playoff. Ma elencare tutti i primati raggiunti da Duncan sarebbe troppo dispendioso e, forse, superfluo. Qui basti salutare il Tim giocatore per l'ultima volta, offrendogli un doveroso ringraziamento per ciò che ha saputo regalare al basket.