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Scontro tra treni a nord di Bari, almeno 27 morti e decine di feriti

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grave incidente nel barese

Scontro tra treni a nord di Bari, almeno 27 morti e decine di feriti

Gravissimo incidente ferroviario sulla tratta a binario unico Corato-Andria delle Ferrovie del Nord Barese che collegano Barletta al capoluogo pugliese. Intorno alle 11.30 di questa mattina uno scontro frontale tra due convogli della Ferrotramviaria, tra Andria e Corato, ha provocato, almeno 25 morti e oltre 50 feriti. Tra le vittime anche un contadino che stava lavorando nella zona, colpito dai rottami del treno. Uno dei due macchinisti sarebbe nell’elenco delle vittime, mentre non si hanno notizie del collega che era sull’altro convoglio.

Renzi in prefettura. «Bilancio assurdo e inaccettabile»
Secondo il vicepresidente della provincia Bat, Giuseppe Corrado, «la situazione è in evoluzione» e che «c'è bisogno di sangue di gruppo zero negli ospedali di Andria e Barletta». Si è svolto un vertice operativo, coordinato dal ministro Delrio con tutti i soggetti interessati (sindaci, Vigili del fuoco, Protezione civile, prefetti di Bari e della Bat). Il presidente del consiglio Matteo Renzi è giunto in serata in Prefettura a Bari, per un punto operativo con i sindaci e la protezione civile. È arrivato dopo un sopralluogo nella zona dell’incidente ferroviario.

«Accanto alle famiglie delle vittime e a tutto il popolo pugliese in questo momento di dolore atroce. Voglio che risuoni forte il grazie degli italiani per la straordinaria professionalità dei soccorritori che hanno reso meno pesante un bilancio di morti comunque assurdo e inaccettabile», ha scritto Renzi su Facebook. «Oggi è il giorno del dolore e delle lacrime - ha poi sottolineato a tarda sera su Twitter - Insieme alla Puglia e alla sua gente».

La procura: «Non siamo certi su bilancio definitivo tragedia»
«Non conosciamo il numero dei passeggeri perchè non è un aereo e non abbiamo una lista. Non siamo quindi attualmente certi sul bilancio definitivo della tragedia». Lo ha detto stasera il procuratore aggiunto di Trani, Francesco Giannella, che dirige l'inchiesta sul disastro ferroviario avvenuto in Puglia. Per quanto riguarda le cause, il magistrato ha detto che «apparentemente abbiamo le idee chiare; questo significa che lavoriamo sull'errore umano o su quello che lo ha determinato o semplicemente sulle istruzioni che sono state date al personale».

Negli ospedali di zona 50 passeggeri feriti
Al momento oltre 50 feriti, in condizione di gravità diverse, sono ricoverati negli ospedali della zona. Il numero più rilevante, 35, tra i quali 5 in codice rosso, è concentrato all’ospedale “Lorenzo Bonomo” di Andria. Grave anche una persona, con fratture vertebrali, ricoverata a Barletta. Altri feriti sono ricoverati nel nosocomio di Corato e in quello di Bisceglie. Il numero complessivo potrebbe aumentare ancora a mano a mano che si completano le operazioni di soccorso che, nella zona del disastro, si stanno effettuando anche con il ricorso a un elisoccorso del 118. Sul posto intanto stanno arrivando i familiari dei passeggeri coinvolti nell’incidente ferroviario, sostenuti dai soccorritori e dal personale medico, compreso un gruppo di psicologi allertato dall’Asl Bat e che sta interagendo con i comuni dell’area per attivare i programmi di sostegno psicologico.

Assessore Protezione civile Puglia: «Situazione drammatica»
«La situazione è drammatica», e sul numero dei morti «siamo in grosso difetto», ha sottolineato il vicepresidente della Regione Puglia con delega alla Protezione civile, Antonio Nunziante. I soccorsi sono resi difficili dal fatto che l’impatto, è avvenuto all’inizio di una curva del binario unico, in aperta campagna. La zona è sorvolata da numerosi elicotteri e sul posto è stato allestito un campo per i soccorsi sanitari. Renzi, in trasferta a Milano è subito rientrato a Roma, promettendo un rapido accertamento delle cause: «Non ci fermeremo finché non sarà fatta chiarezza». E ha annunciato che in serata andrà in Puglia.

A bordo soprattutto studenti e pendolari
L’incidente ha coinvolto due convogli, ciascuno dei quali formato da quattro vagoni sui quali viaggiavano soprattutto pendolari, studenti universitari
e viaggiatori diretti all’aeroporto di Bari Palese, ed è avvenuto in una tratta a binario unico interessata negli ultimi mesi da lavori di raddoppio che non avrebbero però alcuna connessione con la tragedia.I vigili del fuoco sono attualmente al lavoro tra le lamiere per estrarre le persone ancora intrappolate nei vagoni. Sul posto sono giunte anche le ambulanze del 118 e altri mezzi dei vigili del fuoco.

Sindaco Corato: come se fosse caduto un aereo
Per il sindaco di Corato, Massimo Mazzilli, che ha da poco pubblicato sul suo profilo Facebook alcune immagini scattate sul luogo dell’incidente, «si tratta di un disastro come se fosse caduto un aereo! I soccorsi e la protezione civile è tutta sul posto, purtroppo ci sono vittime».

L’incidente presso il cimitero di Corato
Ferrotramviaria, la società che gestisce i collegamenti ferroviari nell’hinterland barese, ha interrotto la circolazione nella tratta. La società privata, costituita nel 1937 dal conte Ugo Pasquini, è proprietaria dei treni e dell’infrastruttura ferroviaria. Lo scontro è avvenuto all’altezza del cimitero di Corato. Si tratta, secondo notizie raccolte presso Ferrotramviaria, della tratta a binario unico della rete gestita dalla società, tra Corato e Andria, dove è tutto computerizzato e i treni aspettano nella stazione precedente il via libera. Qualcosa, però, non ha funzionato.

Avviati accertamenti su responsabilità, si indaga su errore umano
Insieme ai soccorsi sono subito scattate anche le procedure per accertare le eventuali responsabilità per il tragico scontro ferroviario. Fra le ipotesi al vaglio degli inquirenti, c’è ovviamente quella dell’errore umano dal momento che uno dei due treni avrebbe dovuto attendere il via libera in stazione aspettando quindi il passaggio dell’altro convoglio.

Il ministro dei Trasporti Graziano Delrio, subito dopo lo scontro, ha chiamato la società Rfi per chiedergli di mettersi a disposizione e dare tutto il supporto alle società coinvolte (che non sono del gruppo Fs) e alle indagini. Il ministero delle Infrastrutture e trasporti ha inviato due ispettori per fare luce sulle cause dello scontro. Personale della Polizia Ferroviaria, esperto in disastri ferroviari appartenente al Noif (Nucleo operativo incidenti ferroviari), si è messo a disposizione della Procura titolare delle indagini. Il pool ha già collaborato nelle indagini con l’autorità giudiziaria anche in occasione del disastro di Viareggio del 2009.

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