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Meta: «La sicurezza ferroviaria deve essere uguale su tutta la…

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il presidente della commissione trasporti della camera

Meta: «La sicurezza ferroviaria deve essere uguale su tutta la rete»

  • – di Nicoletta Cottone
Michele Meta (Fotogramma)
Michele Meta (Fotogramma)

«Il problema non è il binario unico, ma la sicurezza ferroviaria». Per il presidente della commissione Trasporti della Camera, Michele Meta, intervistato dal Sole24ore.com, il gravissimo scontro fra due treni avvenuto tra Corato e Andria, sulla rete ferroviaria Bari-Nord, che collega Barletta al capoluogo pugliese, deve rappresentare una spinta per far sì che «la sicurezza sia uguale su tutta la rete».

Sicurezza a due velocità
Il problema, sottolinea Meta, è che attualmente il sistema di sicurezza della rete viaggia a due velocità diverse, con le Ferrovie italiane sotto il controllo dell’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie, «che impone standard di sicurezza di rango europeo» e le ferrovie in concessione che sono sotto il controllo dell’Ustif, l’Ufficio speciale trasporti a impianti fissi, organo periferico del ministero delle Infrastrutture, che non impone standard così netti. «Entro il 2019 - sottolinea Meta - tutta la rete passerà sotto la giurisdizione dell’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e quindi tutti dovranno adeguarsi ai parametri di sicurezza. La tecnologia deve sostituirsi ovunque all’eventuale errore umano e ovviarlo».

In uso sistemi di sicurezza in grado di ovviare all’errore umano
«Molti chilometri degli oltre 16mila di rete ferroviaria italiana - spiega Meta - sono a binario unico, ma questo non deve allarmare, perché in Italia è in uso una tecnologia - Scmt (Sistema di Controllo della Marcia Treno) e Ssc (Sistema di supporto alla condotta) - in grado di ovviare all’errore umano. Un sistema in uso a Rfi che va esteso a tutta la rete delle ferrovie concesse, fra le quali alcune sono all’avanguardia, altre meno». Scmt è un sistema che tiene sotto vigilanza elettronica il comportamento del personale di macchina in base ai segnali ferroviari, alla velocità massima consentita, ai rallentamenti temporanei. Ssc offre un insieme di dispositivi utilizzati nella rete ferroviaria italiana e in alcune reti regionali per controllare la regolarità della condotta dei treni in relazione alle informazioni restrittive dei segnali, alla velocità e al grado di frenatura della linea e a eventuali rallentamenti. Ed è in fase di omologazione Ersat (Ertms (European Rail Traffic Management System) + satellite) un sistema di segnalamento che, primo caso al mondo, interfaccia e integra la tecnologia ferroviaria, sistema di segnalamento Ertms, con quella di navigazione e localizzazione satellitare Galileo. Sarà utilizzato per controllare e gestire in sicurezza il traffico ferroviario sulle linee convenzionali secondarie, locali e regionali.

Sul binario unico tra Andria e Corato non c’è automatizzazione
Sul binario unico tra Andria e Corato, in Puglia, dove è avvenuto il tragico frontale tra due treni della Ferrotramviaria, non c'è automatizzazione ma è previsto un sistema a chiamata tra le stazioni, un «blocco telefonico». In pratica le stazioni e i capistazione devono avvisare dell’arrivo dei treni e trasmettere le informazioni ai macchinisti. Una delle due stazioni non ha quindi bloccato uno dei due treni o uno dei due treni non ha ricevuto o rispettato il blocco. Spetterà alla magistratura chiarire cosa è successo. «Cogliamo questa tragedia - conclude Meta - per fare tutto il possibile perché si investa in sicurezza, perché ci siano dappertutto tecnologie che reagiscano all’errore umano. Una protezione che oggi purtroppo ancora non c’è in molte ferrovie concesse».

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