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Pensioni, Poletti: nella legge di stabilità «azione…

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IL CANTIERE DEL welfare

Pensioni, Poletti: nella legge di stabilità «azione significativa»

«Mi aspetto di continuare nel lavoro positivo di confronto che abbiamo sviluppato in queste settimane. Abbiamo approfondito molti argomenti. Io sono convinto che in legge di stabilità avremo una significativa azione nei confronti del tema delle pensioni». Così, a margine del suo incontro con i ragazzi del Giffoni Film Festival, il ministro del Lavoro Giuliano Poletti in merito al tavolo che si avrà con le parti sociali. «In questo momento stiamo andando avanti nel confronto con le organizzazioni sindacali per fare tutte le verifiche di merito per i singoli punti, perché non abbiamo solo il tema dell'anticipo pensionistico ma abbiamo anche una serie di altre problematiche che riguardano sia le pensioni sia il lavoro. Stiamo facendo approfondimenti puntuali proprio per cercare di capire quali sono le priorità, i costi, le migliori modalità di soluzione che possono essere adottate».

Esodati, «in corso verifiche sulle risorse»
«Pensiamo di essere arrivati alla conclusione del lavoro sugli esodati, stiamo facendo la verifica per capire le risorse che abbiamo impegnato e quali quelle a disposizione e cercare di capire le eventuali aree fino a ora escluse per coprirle». Per Poletti l’ intenzione dell’esecutivo «non è di allargare ad altre categorie e ad altri gruppi, perché oggi significherebbe non essere più nel campo degli esodati ma su un terreno diverso, quello delle persone che si sono viste cambiare le proprie prospettive pensionistiche con la legge Fornero, e da questo punto di vista tutti gli italiani si sono visti cambiare la propria prospettiva. Non possiamo dare trattamento speciale a una categoria e poi tutti rimangono fuori. Tratteremo tutti nella stessa maniera».

«Piano povertà cosa di cui sono più orgoglioso»
«La cosa della quale sono più orgoglioso è il piano contro la povertà. Finalmente l’Italia si potrà allineare a quei Paesi dove ci sono gli strumenti concreti per la lotta alla povertà». Di questo è convinto il ministro del Lavoro. «Aver messo in bilancio un miliardo l’anno per i prossimi anni vuol dire già avere una base importante. Non sono ancora sufficienti, ma rappresentano una buona base. Dal 2 settembre si comincia. Questo è un buon modo di governare. Sarà un lavoro delicato che prevede anche un lavoro di costruzione nel territorio, con la collaborazione dei Comuni e degli enti locali per prendere in carico queste famiglie. Se una famiglia è in povertà, lo scopo principale è farla uscire da questa condizione, non dargli 50 euro che servono per una settimana o un mese. È necessario darle un lavoro affinché non stia più in quella condizione. Noi facciamo contemporaneamente queste due cose». Ma si chiediamo a queste famiglie di prendersi una responsabilità: «se non fanno quello che conveniamo insieme, gli tagliamo il contributo perché non può accadere che con i soldi
delle tasse dei cittadini italiani aiutiamo delle persone che dopo l’aiuto cercano di fare i furbi. Questo non va bene. Bisogna che ognuno faccia la propria parte».

«Non si può mettere a rischio la salute»
«Non possiamo immaginare che per tenere un posto di lavoro si debba sottoporre a rischio la salute dei cittadini». Poletti, ospite del Giffoni Film Festival, fa qualche riflessione in merito alla vertenza delle Fonderie Pisano, lo stabilimento di via Dei Greci a Salerno. «Incontriamo in varie parti d’Italia queste medesime criticità, Taranto è un esempio emblematico. Dobbiamo comunque pensare ai lavoratori e tenere conto che ci sono persone che in quelle imprese vivono e lavorano. Bisogna, dunque, trovare punti efficaci che sono da una parte i lavori di disinquinamento, messa in sicurezza e sostenibilità dell’impianto sotto il profilo ambientale, dall’altro lato fare in modo che i
lavoratori possano avere una opportunità. Io non sono in grado di dire quale sarà la specifica soluzione ma tendenzialmente, come ministero del Lavoro, cerchiamo di fare in modo che il nostro sostegno al lavoro guardi a progetti che rendono sostenibile la presenza di una impresa in un territorio. Sostenere il lavoro in un luogo a fronte del nulla, non ha molto senso. Bisogna lavorare a creare nuove opportunità di lavoro se quel lavoro non può essere mantenuto».

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