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Pensioni, ricongiunzioni gratis per tutti, bonus ai «precoci»…

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poletti: azione significativa nella legge di stabilità

Pensioni, ricongiunzioni gratis per tutti, bonus ai «precoci» e piano per le 14esime

(Ansa)
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Ricongiunzioni gratuite per tutti anche per andare in pensione anticipata. Riconoscimento di un bonus contributivo di 4 o 6 mesi l’anno per i lavoratori “precoci”. Cancellazione delle “finestre” e degli altri vincoli normativi che ostacolano l’accesso al pensionamento anticipato ai lavoratori usuranti. Sono queste le misure previdenziali che accompagneranno il debutto dell’Ape (anticipo pensionistico), ovvero la nuova flessibilità generalizzata per il pensionamento basata su un prestito-ponte bancario da rimborsare anche con il beneficio di una detrazione.

Proprio su questi punti sta proseguendo il lavoro dei tavoli tecnici governo-sindacati. Non a caso il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Tommaso Nannicini, ha annunciato ieri la convocazione di un nuovo round politico con i segretari di Cgil, Cisl e Uil tra la fine di luglio e i primi di agosto. Una sorta di tagliando intermedio prima di tirare le somme a settembre quando il Governo deciderà quali misure inserire nella prossima legge di Bilancio. Il confronto «sta procedendo bene» ha affermato ieri Nannicini intervenendo a un seminario sulla previdenza organizzato dalla Uil Trasporti, e l’obiettivo - ha aggiunto - resta ora quello di «trovare un quadro complessivo più o meno condiviso». D’accordo il segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo, che ha parlato di «spunti positivi di un confronto che è già andato oltre i titoli». Più cauta Susanna Camusso, secondo cui i confronti non possono essere «infiniti e indefiniti».

Ricongiunzioni e precoci
I canali di uscita anticipata, se le misure allo studio troveranno una quadra, si amplierebbero soprattutto con la gratuità estesa a tutte le gestioni delle ricongiunzioni contributive. È una misura molto sponsorizzata anche dal presidente dell’Inps, Tito Boeri, che la vede come una forma di riconoscimento a quei lavoratori che hanno avuto traiettorie contributive molto differenziate: verrebbe cancellato il vincolo del requisito minimo in una singola gestione che oggi impedisce la ricongiunzione gratuita e verrebbe riconosciuto il calcolo complessivo anche per il ritiro anticipato e non solo per la vecchiaia. Colpo di spugna anche sui vincoli normativi che hanno fin qui ostacolato le uscite anticipate ai lavoratori impegnati in attività usuranti («sulle 11mila domande finora presentate solo 3.000 sono state soddisfatte» è stato osservato al seminario Uil) mentre per coloro che hanno lavorato uno o più anni tra i 14 e i 18 anni di età si starebbe pensando a un “bonus” contributivo rafforzato (4 o 6 mesi all’anno) per consentire un ritiro con 41 anni di contributi complessivi.

Le opzioni per le quattordicesime
Fin qui le misure per i pensionandi che accompagnano l’Ape, con un’attenzione focalizzata sulle coorti dei primissimi anni Cinquanta. Ma non manca un pacchetto di interventi anche per chi è già in pensione e vive con un assegno molto basso. Qui le ipotesi in campo sono due: aumentare la platea di coloro cui è riconosciuta la 14esima mensilità (oggi limitata agli assegni fino a 750 euro) o estendere la no tax area: il “trade off” verrà chiuso quando sarà chiarito su quante risorse complessive potrà contare l’intero capitolo pensioni della prossima legge di Bilancio.

Ieri intanto il Pd Ettore Rosato ha ricordato gli effetti di una misura varata con l’ultima Stabilità: «Dal mese di agosto anche chi è andato in pensione anticipata negli anni dal 2012 al 2014 potrà contare su un assegno pensionistico intero e non più decurtato per effetto delle penalizzazioni introdotte dalla legge Fornero».

In pensione anticipata anche con la ricongiunzione gratuita

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