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Terrorismo, Alfano: in Italia nessun elenco fisso degli obiettivi…

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campagna “Aware migrants”

Terrorismo, Alfano: in Italia nessun elenco fisso degli obiettivi sensibili

In Italia non esiste «un elenco fisso di obiettivi sensibili» che vanno, quindi, rimodulati di continuo. A spiegare la linea italiana sul rischio terrorismo e la tutela dei cittadini dopo gli atti estremi dei radicali islamici in Nord Europa è il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, rispondendo alle domande della stampa estera durante la presentazione della campagna “Aware migrants” lanciata da ministero dell'Interno e Oim.

L’invito ai Prefetti: «Rivalutare obiettivi sensibili sul territorio»
«Ho invitato i prefetti – chiarito Alfano - a rivalutare gli obiettivi sensibili nei loro territori perché, a nostro giudizio, occorre che a singoli obiettivi corrispondano singoli interventi mirati da rivalutare secondo le esigenze che si vanno sviluppando». La nostra strategia, che ha portato negli ultimi giorni all'espulsione dal nostro Paese di un Imam radicale e di altri due sospetti islamici, «prevede una sicurezza e un controllo dei siti e degli obiettivi a rischio, che vengono individuati sulla base delle valutazioni dei nostri organismi tecnici, territorio per territorio».

Sistema Europa a rischio se rimpatri non funzionano
Poi Alfano torna a puntare il dito contro il sistema europeo di accoglienza dei migranti, che ha in pratica lasciato soli a gestire l'emergenza paesi in prima linea nella gestione dell'emergenza profughi come Italia e Grecia. «Il sistema europeo – avverte Alfano - salterà e arriverà al collasso se non funzionerà il rimpatrio degli irregolari». «Se i rimpatri non funzionano- si chiede Alfano- per quanto tempo li si deve gestire nei centri chiusi? Queste domande non riguardano gli stati ma l'Unione europea che sarà investita da un crash se non interverrà». Anche perché, aggiunge Alfano, «le opinioni pubbliche, se non funzionano i rimpatri, avranno crisi di rigetto come il razzismo e la xenofobia, non tanto in Italia ma a livello europeo. L'Ue deve mettere tutto il peso necessario a convincere i paesi africani a riprendersi i connazionali».

Nel 2015 respinte il 60% dele domande di asilo in Italia
Alfano osserva poi che «non funzionano i rimpatri e non stanno funzionando nemmeno i ricollocamenti dei migranti su cui c'era stato un accordo. Ma in questo caso – precisa - c'era un accordo e io non credo che prevarranno le bugie. Sul tema dei rimpatri, invece, c'è troppa lentezza delle istituzioni europee». Facendo un bilancio delle richieste di asilo, Alfano ricorda che nel 2015 l'Italia ha respinto circa il 60% delle domande di tutela da parte dei migranti. «Siamo in un trend che si è modificato dal 2014 ad oggi. Nel 2014 erano prevalenti i profughi e rifugiati, mentre adesso il rapporto si è invertito», dice Alfano riferendosi ai migranti per cause economiche e altre cause. «Tendenzialmente- spiega Alfano riferendosi al 2015- il 60 per cento di domande viene respinto da parte delle nostre commissioni e il 40 per cento viene considerato meritevole di una delle forme di tutela previste».

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