In comune con il fratello maggiore ha quasi tutte le regole e in più le dimensioni del campo (oltre, ovviamente, a quelle della palla). Un campo enorme in cui si trovano a giocare solo sette giocatori (o giocatrici) contro sette. I due tempi sono ridottissimi, di sette minuti l'uno, che diventano 10 per le finali dove ci si gioca una medaglia. Ecco a voi il Rugby Seven, che da parente povero della versione a 15 si trova proiettato sulla ribalta sportiva più importante che ci sia: i Giochi Olimpici. E ha i suoi strumenti di seduzione per un pubblico più ampio di quello che segue il rugby tradizionale:, perché, almeno quando è giocato ad alti livelli, il ritmo è molto elevato, le interruzioni sono poche, le azioni da spettacolo e le mete quasi non si contano. In più la comprensione è parecchio facilitata e il pubblico risulta, se possibile, ancora più festivo, pacifico e multicolore di quello del Sei Nazioni o della Coppa del mondo.
Al Deodoro Stadium di Rio la palla ovale è tornata alle Olimpiadi dopo 92 anni, quando, nella versione a 15, furono gli Stati Uniti a laurearsi campioni. Da sabato a ieri si è svolto il torneo femminile, vinto dall'Australia, che si era già aggiudicata il circuito mondiale delle Hsbc Sevens Worldwide Series (12 tappe annuali in tutti e cinque i continenti) e ha battuto in finale la Nuova Zelanda 24-17. Lo scontro per il terzo posto è invece andato a sorpresa il Canada, che si è imposto 33-10 alla Gran Bretagna, che per l'occasione schiera tutti insieme atleti e atlete inglesi, scozzesi, gallesi e nord-irlandesi. Entrambe le partite sono state condizionate dalle inferiorità numeriche che, a seguito di espulsioni temporanee, hanno penalizzato le due squadre perdenti. E tra le trionfatrici nelle due finali più importanti si segnala anche la presenza di due ragazze di chiare origini italiane: l'australiana Emma Tonegato e la canadese Bianca Farella, mentre l'unica rappresentante tricolore al 100% è la giovanissima direttrice di gara Maria Beatrice Benvenuti.
Da oggi, a partire dalle 16 ora italiana, e sempre con la possibilità di vedere tutto in diretta grazie alla App gratuita della Rai, tocca agli uomini. Qui i campioni del circuito sono i figiani, che potrebbero dare al loro Paese la prima medaglia olimpica (qualunque sia il metallo) della storia. Il Deodoro dovrebbe riempirsi per vedere le gesta di grandi campioni del XV prestati al Seven, come il campione del mondo neozelandese Sony Bill Williams (fratello di Niall, che ha appena vinto l'argento al femminile) e l'imprendibile ala Argentina Juan Imhoff. Dal sette al XV e ritorno per Virimi Vakatawa, figiano di nascita ma francese di maglia, mentre fra gli assi specialisti della versione a sette si possono segnalare, il figiano Savenaca Rawaca, il teenager neozelandese Rieko Ioane e il velocista Usa Carlin Isles. Buon divertimento.
IL SEVEN OLIMPICO
Donne
Le finali disputate ieri
Primo posto: AUSTRALIA-Nuova Zelanda 24-17. Terzo posto: Canada-Gran Bretagna 33-10. Quinto posto: Usa-Figi 12-7. Settimo posto: Francia-Spagna 24-12. Nono posto: Brasile-Giappone 33-5. Undicesimo posto: Kenya-Colombia 22-10
Uomini
Le squadre in lizza
Gruppo A: Argentina, Brasile, Figi, Usa
Gruppo B: Australia, Francia, Spagna, Sudafrica
Gruppo C: Giappone, Gran Bretagna, Kenya, Nuova Zelanda
Il programma
Oggi: primi due turni della fase a gironi
Domani: terzo turno della fase a gironi e quarti di finale ( più le semifinali 9'-12' posto)
Giovedì: semifinali e finali (11', 9', 7', 5', terzo e primo posto)
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