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oltre 3mila i rifugiati

Emergenza migranti Milano, Sala: non si esclude l’uso di tende, ma «nessuna tendopoli»

Profughi in via Vittorio Veneto  a Milano (foto di Cristiana Gamba)
Profughi in via Vittorio Veneto a Milano (foto di Cristiana Gamba)

Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, non esclude la possibilità di utilizzare tende «per la prima accoglienza» per ospitare i migranti in arrivo in città. La proposta sarebbe ora al vaglio della prefettura. Solo in questo ultimo fino settimana sono arrivati nel capoluogo lombardo oltre 200 profughi. Disperati in fuga dalle frontiere ormai chiuse di Ventimiglia e della Svizzera; uomini ma anche tante donne e bambini che vanno a sommarsi agli oltre 3mila profughi già presenti in città. Sala ha spiegato che «con il prefetto di Milano, Marangoni, si sta monitorando la situazione e non è esclusa la possibilità che si usino tende perché di spazi che possano accogliere molte persone in tempi molto rapidi non ce ne sono in questo momento».

Sala: nessuna tendopoli
II sindaco precisa però che a Milano «non è prevista nessuna tendopoli». Sono «circa 3.200 le persone che trovano ospitalità in città e in funzione di ulteriori esigenze - specifica Sala in una nota - si potranno aggiungere alcune tende per la prima accoglienza, che si aggiungeranno a quelle già sistemate all'interno dell'ex Centro di via Corelli e della caserma Mancini».

Secondo quanto spiegato dal sindaco non si tratterebbe quindi di migranti appena giunti in Italia: «Più che nuovi arrivi bisogna capire questo reflusso da Ventimiglia e da Como, se porterà altri migranti su Milano». Per quanto riguarda la scelta dell'individuazione del posto dove sistemare le tende, Sala ha spiegato che «lo sta verificando il prefetto e farà una proposta nei prossimi giorni». «È stato sufficiente che gli svizzeri dessero una stretta agli ingressi, che sono contingentati, e c'è stato un reflusso su Milano. Mi ha detto il prefetto che a Milano e in un paio di paesi della Città Metropolitana sarà pronto altro spazio. Non possiamo fare granché altro». Milano punta anche sulla redistribuzione nei Comuni limitrofi. «Lo confermerà il prefetto in settimana - ha spiegato Sala -. L'unica cosa che si può fare è quella di trovare spazi, a Milano e nella Città Metropolitana, per cercare di resistere a questa onda d'urto».

Si verifica la possibilità di usare caserme dismesse
Sala sarebbe anche in contatto con il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, per verificare la possibilità di utilizzare per l'accoglienza ai migranti anche le caserme dismesse. «Ho insistito con il ministro Pinotti che si deve lavorare sulle ex caserme - ha confermato - perché sono spazi che oggi sono inutilizzati e possono garantire sicurezza». Per quanto riguarda l'ex campo base di Expo, che si trova a due chilometri dall'area espositiva e che dovrebbe ospitare i primi migranti a settembre, Sala ha spiegato che «l'ex campo base adesso è bloccato. Al di là dell'opposizione di Maroni, che continua a non comprendere che non ci sono altre alternative, io penso che da settembre i migranti ci andranno».

Polemica l’opposizione
Sul caso Milano si è scatenata la polemica di alcuni deputati dell’opposizione. Luca Squeri, deputato di Forza Italia, ha dichiarato: «A Milano l'emergenza migranti sta assumendo i contorni di un disastro: migliaia di persone stipate in centri d'accoglienza allo stremo, con la sinistra che continua a smistare clandestini qua e là, forzando la mano ai comuni dell’hinterland. E ora il sindaco se ne esce con la brillante idea di trasformare la città in una tendopoli». E ha aggiunto: «Una follia che è lo specchio dell'irresponsabilità del governo, pronto a traghettare immigrati sulle nostre coste salvo poi lavarsene le mani e far ricadere tutto il peso della loro sistemazione su enti e comunità locali». Paolo Grimoldi, della Lega Nord, ha dichiarato: « Il sindaco Sala non ha più il controllo della situazione e vuole trasformare Milano in un hotspot metropolitano: una follia agostana che Renzi e Alfano hanno il dovere di fermare. Milano non merita di essere trasformata in una tendopoli: ora il Governo intervenga prendendo una parte, se non tutti, di questi immigrati e li trasferisca subito in altre Regioni dove ci sono spazi per accoglierli».

Maroni: governo allo sbando
«Sull'immigrazione il governo Renzi è ormai allo sbando», ha scritto il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni sul suo profilo Twitter, ribadendo in un altro messaggio la sua posizione politica già più volte espressa: «Clandestini a casa loro, subito».

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