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Dossier È d'oro la prima medaglia olimpica nella storia delle Isole Figi

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Dossier | N. 97 articoliOlimpiadi e Paralimpiadi di Rio 2016

È d'oro la prima medaglia olimpica nella storia delle Isole Figi

(Reuters)
(Reuters)

A metà del secondo tempo, è chiaro che le Isole Figi non potranno più perderla, questa finale. E il capitano Osea Kolinisau, seduto in panchina, smette di guardare la partita. Si copre il volto con le mani: quasi sicuramente prega, molto probabilmente piange. Per il Paese del Sud Pacifico, sostenuto al Deodoro Stadium dai fan più multicolori che si possano immaginare e da circa 10mila spettatori “neutrali”, arriva la prima medaglia olimpica della storia, ed è una medaglia d'oro. La gioia trabocca in campo, sugli spalti e in ogni angolo dell'arcipelago del Sud Pacifico.

Non poteva che essere il rugby a sette a regalare questa novità. Ci avevano provato le ragazze nel torneo femminile, vinto dall'Australia davanti a Nuova Zelanda e Canada, ci sono riusciti i maschi, che peraltro si erano appena imposti nel circuito delle World Series. Ma qui era tutto diverso, con gli occhi del mondo addosso, la pressione per salire sul podio a cinque cerchi, le incognite di una nuova avventura. In effetti i figiani - arrivati al trionfo vincendo sei partite su sei – si sono sbloccati strada facendo. Nella prima partita, subito dopo lo scioccante 14-12 con cui il Giappone aveva battuto la Nuova Zelanda, gli uomini in bianco erano addirittura andati in svantaggio con il Brasile, che poi è arrivato ultimo. Troppa differenza tecnica per dare reali preoccupazioni ed ecco che il match con i padroni di casa è stato vinto 40-12. Ma gli altri due confronti della fase a gironi hanno messo in mostra nervosismo e un po' di voglia di strafare, con i relativi rischi. Ad ogni modo, avanti tutta dopo avere superato l'Argentina 21-14 e gli Usa 24-19. Ai quarti l'eliminazione della Nuova Zelanda, punteggio 12-7, è stata in realtà abbastanza agevole, in semifinale l'ammirevole Giappone si è arreso 20-5 a una squadra che stava raggiungendo il massimo dei giri.

E in finale è stato spettacolo. La Gran Bretagna vantava a sua volta cinque vittorie su cinque incontri, e si poteva pensare a una maggiore solidità mentale degli atleti appartenenti a una delle maggiori potenze olimpiche mondiali. Invece nel primo tempo i britannici non sono praticamente usciti dalla loro metà campo e i guerrieri oceanici hanno segnato cinque mete in tutte le maniere possibili, sfoggiando quella unica abilità nei passaggi e nell'handling (la gestione “manuale” della palla) che ne fa dei prestigiatori dell'ovale. Ventinove a zero all'intervallo, ripresa senza storia, finale di partita 43-7 e medaglia d'oro ricevuta dalla principessa Anna d'Inghilterra: nessuno meglio di lei, in fondo, per premiare due squadre del Commonwealth arrivate ai primi due posti, e tanto meglio se a vincere è un “Pollicino” dell'ex Impero.

IL SEVEN OLIMPICO
Le finali maschili giocate ieri
Primo posto: FIGI-Gran Bretagna 43-7. Quarto posto: Sudafrica-Giappone 54-14. Quinto posto: Nuova Zelanda-Argentina 17-14. Settimo posto: Francia-Australia 12-10. Nono posto: Usa-Spagna 24-12. Undicesimo posto: Kenya-Brasile 24-0.
Le finali femminili giocate lunedì
Primo posto: AUSTRALIA-Nuova Zelanda 24-17. Terzo posto: Canada-Gran Bretagna 33-10. Quinto posto: Usa-Figi 12-7. Settimo posto: Francia-Spagna 24-12. Nono posto: Brasile-Giappone 33-5. Undicesimo posto: Kenya-Colombia 22-10.

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