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Dossier Tania, il capolavoro all’ultimo tuffo

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Dossier | N. 97 articoliOlimpiadi e Paralimpiadi di Rio 2016

Tania, il capolavoro all’ultimo tuffo

Tania Cagnotto (Ansa)
Tania Cagnotto (Ansa)

Questa è una fiaba a lieto fine. Tania Cagnotto, 31 anni, alla sua ultima Olimpiade e ai saluti con lo sport di vertice, porta a casa nel trampolino 3 metri la medaglia che aveva sempre sfiorato. E' un bronzo che vale oro, che contiene una vita, lacrime, allenamenti, tuffi, voglia di lasciare e di continuare. E' vero, domenica, Tania aveva conquistato – ed era la sua quarantesima medaglia internazionale - l'argento nel sincro con l'amica e collega di fatiche Francesca Dallapè, ma era questo del trampolino 3 metri l'alloro che cercava da sempre e prima di tuffarsi nella vita di tutti i giorni.

Imprendibili le cinesi Shi Tingmao (prima con 406,05 punti) e He Zi (con 387,90), in palio restava solo il bronzo. La gara di Tania è un duello a decimi di punto con la canadese Jennifer Abel, 24 anni. Tania avanti nella prima rotazione, nella seconda e anche nella terza. I riti sono sempre gli stessi: asciugarsi un po' con l'asciugamano, poi gettato ai piedi del trampolino, e tuffarsi verso quel sogno agognato. Tutto con molta regolarità, senza forzare mai, con una consapevolezza nuova, con una tranquillità quasi mai vista sul viso di Tania come in questi primi tuffi dell'ultima sua gara. Tutto poi cambia quando Jennifer Abel azzecca un perfetto doppio carpiato con due avvitamenti, 3,4 di coefficiente e 79,90 punti mentre Tania si ferma a 69, raggiungendo un totale di 291,8 contro i 298,25 di Abel: 6,45 punti sono un abisso.

Resta l'ultimo tuffo di questa giornata e della carriera. In altri momenti lo stomaco, l'inferno avrebbe preso muscoli e testa, ma non oggi, perché le favole esistono, ci dice Tania, che gareggia con un costume disegnato dai fans con il progetto Create with Arena per avere con sé la forza di tutti quelli che la amano. Al quinto tuffo presenta un doppio e mezzo rovesciato in posizione carpiata, coefficiente 3. Sale sul trampolino, getta via l'asciugamano come da scaramanzia, cerca lo sguardo a papà, e poi volare. E' un momento storico per lei: ultima volta a testa in giù, si lancia nel futuro. Il tuffo è perfetto e ottiene tre 9 per un totale di 81 punti e arriva a 372,80 punti, mai raggiunti in tutta la carriera. Cosa volere ancora dalle favole. Abel, più possente dell'avversaria per struttura, esegue un doppio e mezzo indietro, premiato con un 69. E, a quel punto, Tania, avanti di 5,5 punti sulla canadese, sa che il bronzo è suo, le cinesi finiscano pure la loro gara: abbraccia papà Giorgio, custode dei suoi segreti atletici e dei suoi tanti drammi (a partire da quei due sciagurati quarti posti di Londra 2012), si scioglie in lacrime. Tutto ha avuto senso, la tristezza, i decimi di punti sempre per le altre, la voglia di lasciare tutto e di riprovare per dimostrare a se stessa per prima che ci sono favole bellissime.

Ora la aspettano il matrimonio all'isola d'Elba e una nuova vita, sapendo di aver messo a posto tutti i pezzi del puzzle. Anche quello delle medaglie: potrà passare con uno dei suoi grandi sorrisi davanti alla bacheca di famiglia: ci sono le vittorie olimpiche di papà e finalmente anche le sue.

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