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Dossier Un sogno lungo 20 km sul lungomare di Rio

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Dossier | N. 97 articoliOlimpiadi e Paralimpiadi di Rio 2016

Un sogno lungo 20 km sul lungomare di Rio

Ansa
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Eleonora Giorgi sorride quasi con dolcezza quando si accorge che il peso dell’atletica azzurra è sulle sue spalle. La marciatrice, 26 anni, in gara domani (dalle 19,30), nella 20 km, arriva ai Giochi carica di sogni e speranze. Sa che questa è la gara della vita: «Ho avuto un piccolo fastidio fisico al polpaccio destro ma il lavoro dei fisioterapisti sia a San Paolo sia qui è stato ottimo», confessa con le sue nuove treccine colorate con nastrini verdi, bianchi e rossi.

Sorride e non smette di allenarsi: «Ogni giorno marciamo su un percorso di 2,5 km interno al Villaggio, ma i ritmi sono calati rispetto a mesi fa quando ho lavorato molto anche sulla tecnica, esasperando il movimento del bacino, per non incorrere più in squalifiche che azzerano il lavoro e la fatica di anni». Il ricordo amaro va ai Mondiali di atletica di Pechino 2015 e ai Mondiali di marcia di Roma 2016. Brucia ancora: «Non è facile essere ai Giochi dopo quegli episodi ma sono brava a resettare soprattutto perché so che mi sono migliorata».

Il percorso sul lungo mare di Rio le piace (basta che non soffi il vento), ci saranno anche le altre azzurre, Elisa Riguado e Antonella Palmisano, l’assenza delle russe può essere un’opportunità «ma ci sono le cinesi, una brasiliana e una messicana fortissime».

Alla sua seconda Olimpiade, Eleonora sa che è il momento: «Questa settimana ho meno chilometri nelle gambe, credo che partirò piano per avere più energie nel finale e non stortarmi come mi accade quando sono affaticata».

A Rio sono arrivati mamma e papà: «Mi seguono sempre fin dalle prime gare perché mi hanno insegnato – e questo è il grande valore dello sport – che non si può vincere sempre ma si deve sempre dare il massimo». E anche insegnare ai più piccoli che lo sport è tutta salute: «Vorrei fare bene perché mi dite che l’atletica italiana balbetta ma soprattutto perché spero che magari anche un solo bambino vedendomi in tv dica: anch’io voglio marciare». Per dare nuova linfa all’atletica leggera che crede in questa ragazza con le treccine e con un sogno lungo 20 chilometri.

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